DOGE : FRANCESCO FOSCARI. 233 Seguono annotazioni che il 15 Ottobre furono fatti simili assegni a Pietro de Salis per 200 fiorini, e a Jacopo Antonio de Pocpagni per 150 fiorini all’anno. 87. — 1410, ind. IV, Ottobre 4. — c. 73. — Ducale con cui, per i meriti insigni di Pietro e Giovanni fratelli Avogadro di Brescia, si aumenta la provvigione annua assegnata ad essi e loro eredi il 2 gennaio 1427 (v. n. 233 del lib. XI) a fiorini 1400 pel primo e a 500 pel secondo, pagabili dalla camera di Brescia, Data nel palazzo ducale di Venezia. — 1440, Ottobre 15. — V. 1440, Ottobre 4, n. 86. 88. — 1450 (sic, recte 1440), ind. IV, Ottobre 10. — c. 71. — Ducale ai rettori di Brescia e a tutti gli ufficiali veneti. Conferma l’allegato e ne ordina l’esecuzione e l’osservanza, prolungando a 5 anni il tempo dell’esenzione. Data nel palazzo ducale di Venezia. Allegato: 1440, Agosto 26. — Pasquale Malipiero provveditore dell’esercito veneto, accogliendo la terra di Donato sotto la signoria di Venezia, risponde ad istanze di quegli abitanti: Il podestà di Lonato o l’ufficiale postovi ad amministrar giustizia potrà giudicare ogni lite; i casi di ferite e di morte saranno giudicati a Brescia. Gli ufficiali residenti in Lonato ne osserveranno gli statuti; lo appellazioni dalle loro sentenze saranno portate a Brescia. Chiedendo quegli abitanti un podestà giurista mutabile annualmente, con 12 fiorini di stipendio e due carra di legna il mese, si risponde assentendo, se possono averlo, se no accettino chi sarà loro mandato dalla città di Brescia. Saranno esenti per tre anni da gravezze, angarie, taglie ecc., trattine i dazi; scorso il detto tempo pagheranno lire 100 il mese alla Signoria. Mediante tal pagamento saranno esenti da ogn’ altra contribuzione anche per imbottature e per rendite che tenessero in altre terre ; sempre ammesso che ciò siasi fatto sotto il marchese di Mantova. I dazi riscossi in quella terra andranno a benefizio di essa. È accordato salvocondotto al podestà ora ivi residente onde possa ritirarsi con tutta la sua famiglia e beni a Mantova o altrove. Quegli abitanti saranno quindinnanzi sicuri da ogni molestia per parte delle milizie venete. Sarà loro restituita la possessione di Venzago ad essi venduta dal marchese di Mantova. Si potrà portar grano a quella terra senza pagamento di dazi; esportarne per gli altri paesi dello stato pagando come i bresciani; e cosi pure vino. Circa il viaggiare nello stato siano alla condizione degli altri bresciani. Circa al concorso di quegli abitanti ne’ lavori alla rocca e alle fortificazioni, si osservi il consueto. Conservino i diritti acquisiti sulla derivazione d’ acqua dal Chiese. Si venderà loro il sale come agli altri bresciani. Circa 1’ acquisto di beni immobili nello stato, saranno trattati come i bresciani soltanto nella riviera di Salò. Quella terra potrà tener mercato ogni sabbato. I beni sequestrati in qualunque parte degli stati veneti ad. abitanti di Lonato, per debiti di questi, saran loro restituiti, salvi i diritti dei creditori. COMMEMORIALf, TOMO IV. 20