4	COMMEMORIALI, LIBRO XI.
Mantova, Verona e Como; e sulle abazie di Ossiach, di Rosazzo, della Belligna, di Moggio, di Sesto, del Piro, di S. Maria in Organo a Verona, di Sitich, di Obrenburg, su un monastero femminile in Aquileia, su altro in Cividale, su quelli di S. Pietro in Selva, di S. Michele di Leme, di Cizs e Giron, sulle prepositure di Aquileia, Cividale, Juna (in Carniola), di S. Stefano, di S. Felice, di S. Udalrico, sulla chiesa di S. Giorgio in Verona ; per le onorificenze, preeminenze e privilegi della chiesa aquileiese e dei patriarchi, fra le quali quella di esser principale in Italia e seconda a Roma ; per non competenza del vescovo di Grado al titolo di patriarca ; e circa la consacrazione della cattedrale di Aquileia fondata e dotata dal patriarca Popone.
     2.	Rinunzia del patriarca di Grado ai vescovi dell’ Istria, della villa di Mor-sano e di altri beni ; tesori portati alla chiesa d’ Aquileia ; sentenza ed atti circa la chiesa di Grado ; sentenza papale fra il patriarca e i trivigiani ; diritti concessi da imperatori e re sulla plebe di Grado; confermazione di tutti i diritti della chiesa aquileiese ; processo papale contro gli eredi del duca di Carintia ; sentenza fra il patriarca e il Capitolo d’A. ; accordi fra il detto Capitolo e quello (il signore?) di Castello, specialmente circa Marano. Concessioni di beni al monastero maggiore di Aquileia ; dichiarazioni circa il preposito e il Capitolo di Cividale ; diritto del patriarca di collazione della chiesa di S. Maria di Cavoretto ; licenza di collazione dell’ ospizio di Gemona già spettante al patriarcato ; confessione del vescovo di Ceneda di non aver diritti in S. Cassiano e in altre chiese della sua diocesi; sentenza in causa fra il vescovo di Verona e il capitolo di A.
     3.	Privilegi del patr. Bertoldo circa i luoghi di Windischgratz;, Los ed Adels-berg (Arisperch), e il castello di Waldech. Compera della contrada di Camerìcli (Cavoretto ?) ; petizione al conte di Carintia per 1’ occupazione di Lubiana e d’ altri beni della chiesa di A. ; carte circa la villa di Strengo ; carte circa beni e diritti in Carintia ; pignorazione del castello di Adelsberg (Arisperch) a quelli di Stenberch per 1000 marche ; obbligo al conte di Phanneberg di pagare 100 soldi 1’ anno per Windischgratz ; commissione del capitanato di Windischgratz al vescovo di Gurk.
     4.	Privilegi, sentenze ecc. contro i conti di Gorizia, circa Latisana, Luincz (Lucinins) e Botestein, assegnati alla chiesa di A. Compera di Belgrado e di Luci-nins ; concessione (1343) di molti mansi in Istria al conte Alberto, per 5 anni; donazione del castello e foro di Graz (Gretz) ; devoluzione dei feudi del duca di Carintia e di Gorizia, specie di quello di Venzone ; obbligo del conte Alberto e di sua moglie di restituire il castello di Vipacco loro concesso per un anno onde godervi 1’ aria salubre ; pace antica fra i conti di Gorizia e il patr., in cui i castelli di Gorizia e di Mosburg sono dichiarati feudi della chiesa di A. ; patti fra il patr. e il conte di Gorizia.
     5.	Donazione di Lubiana e di molte castella fatta al patr. Gregorio e alla chiesa di A. dal duca di Carintia a risarcimento di offese ; possesso dei detti beni dato al procuratore del patr. ; accordo fra il patr. e il duca ; resignazione ed investitura del cast, di Neidegg, e donazione di Treven con molte ville e beni ; donazione di Windischgratz.