115 diSòe: «Pefina u BorStu», pochi es., 5.09 e 11.25 (May e Pr). — Dint. di Obrovo: «Vidalova jama», 5.07 (Muhlhofer 1); una grotta tra Obro-vo e Golac, 5.09, pochi es. (B1 e M). — Grotte tra Castelnuovo e Pollane (loc. class, del vero istrus Muli.): «Jabuèinov strzen» (MePr); «Pod strzen», «Na Padezu» e «Poiina peé» M, Pr e Spr). — Grotta di Raéice pr. Castelnuovo, 5.09 (Kr e M) — M. Taiano: in una piccola foiba sul versante merid., 5.22 plur. (Sauli). — Foiba pr. Vodizze, 5.24 com. (Ch); Grotta di Danne, nella Val d-ell’Orso, 11.22 (R 1); Foiba di Terstenicco pr. Raspo, 7.24 (Ch2); Foiba «Za Glavice» pr. Mune, 4.911 (M). -— Dint. Lupolano: Foiba «Rliznice», 11.912 (Spr.) — Dint. Pisino: Foiba di S. Lucia (Miihlhofer 1). — M. Maggiore: in una piccola foiba sotto il rifugio, 5.912 (Winkler e Rreit). Forma alquanto variabile, per lo più es. molto larghi e robusti. — Alpe Grande (Planik): Grotta pr. Roljunski dol, 6.26 (Pr). — Distretto di Castua: Grotta di Jurdani o di Permani, 3.07 e 3.09 (Net, Sch e Dep); Grotta di Dolen.ie, 6.912 (Dep); Abisso di Ciana 1926 (Goidanich 1). Una forma estrema, con una microscultura notevolmente diversa dalla solita, è la var. dimnicensis Muli. (Boll. Soc. Adr. 1926, 145). Già colla lente a 25 ingranimenti la microscultura delle elitre appare più grossolana e nettamente reticolare; al microscopio si vede un reticolo a maglie poco trasversali, piuttosto poligonali. Del resto questa var. è caratterizzata dalle elitre alquanto convesse, ovali, distinta-mente attenuate dal mezzo verso le spalle, con strie evanescenti sulla convessità laterale; gli angoli post, del pronoto molto ottusi, talvolta leggermente smussati. L. 7 - 7.5 mm. — Trovasi frequente nella Grotta «Dimnice» tra Slivje e Marcoussina (Istria sett.), alla base del cumulo di franamento del secondo pozzo; viene anche facilmente adescata colla carne. r). Bilimcki Hauckei Gglb. (Denkschr. Akad. Wiss. Wien 1913, 21; Miill. ihid par. 45. — Tipo: Planina, Grotta Falkenhayn). — Anche questa razza, intesa nel senso della mia monografìa del 1913, si risolve in un complesso di forme non del tutto identiche, però talmente soggette alla variazione individuale, da rendere, in pratica, assai diffìcile la loro distinzione. I caratteri della razza sono, forse, più di tutto evidenti negli es. della Grotta Falkenhayn pr. Planina (Haucke 1911). Essi hanno il capo conformato come ne] Bilimeki istrus, però le elitre sono un poco più allungate e meno attenuate verso l’apice, le spalle più protratte all’innanzi e di conseguenza l’orlo basale meno declive. Gli angoli post, del pronoto ottusi o smussati, la striatura delle elitre sottile, la microscultura abbastanza densa, trasversale. L. 7-8 mm. Una forma poco diversa dal vero Hauckei trovasi nelle grotte al nord di Planina: Kozja jama pr. Garcarevec, tra Planina e Logatec, alle falde del M. Srnjak, 7.14 (Haucke e Pr); Meékovca o Maékova jama pr. Laze, VII e Vili (Haucke e Staudacher); Grotta di Zavrh pr. Rorovnica, IV, V e IX (Staudacher). Le elitre spesso più ovali, leggermente dilatate dietro la metà ed attenuate verso le spalla, il margine basale più declive. — Maggior differenza si riscontra negli es.