292 533. D. elegans Panz. (Bed. 23C, Seidl. Tab. 57, Ganglb. 463, Reitt. 213; depressus Schaum - Kiesw. 52, ex parte, nec Fabr. — Europa media). — Da noi esclus. in Friuli e nel Goriziano, nelle acque correnti o nelle pozze alimentate da acqua fluviale, in certi siti abbastanza comune, IV - X. Friuli: Valle del Fella, in alcune pozze lasciate dal fiume, a circa 500 m. (Della Beffa 1912); Gervasutta pr. Udine, nei fossi (Gortani 62, determinato erron. per depressus Fabr.); Palmanova (Vallon 1); Pieris, coni, in alcune pozze quasi prive di vegetazione, nelle alluvioni ghiaiose lungo l’Isonzo, 10.06; meno frequente nei fossati a debole corrente, con vegetazione, p. e. a Villa Vicentina (Pr), Mad. Marcelliana pr. Monfalcone e Is. Morosini; nel Carso di Monfalcone a Pietrarossa (Schrl); in una sorgente de,l Timavo presso Duino 4.20 (Sch. plur.). — Valle dell’Isonzo e del Vipacco: Volzano, presso l’Isonzo (Gabl); Aidussina, nelle pozze lungo il torrente Hubel (Bianchi 3). 534. D. (Oreodytes) borealis Gyllh. (Seidlitz Tab. 58, Ganglb. 464, Reitt. 210; Dovisi Curt. Schaum - Kiesw. 48. -— Alpi, Pirenei; Scozia, Finlandia e Lapponia). —■ Nell’ Isonzo dalla sorgente fin Gorizia, com. (Schreib. 1885,266); Plezzo plur. (Net.); Volzano e Tolmino, nel-P Isonzo, VIII e IX. — Oltre confine a Moistrana nella valle della Sava (Net). — Carnia: acque lente lungo il Tagliamento presso Forni di Sopra (Gortani 62). La var. montanus Zimm. Ent. Blätt. 1915,218, tipo-. Alpi di Zillertal) è fondata su es. melanotici, nei quali le linee nere delle elitre confluiscono in modo, che il dorso appare piuttosto nero che giallo. L’autore segnala questa varietà anche da Plezzo e Moistrana (leg. Net). I miei cs. del medio Tsonzo hanno invece per Io più il colorito chiaro della f. typ.; soltanto alcuni si avvicinano alla v. montanus. 535. D. septentrlonalis Gyllh. (Schaum - Kiesw. 46, Seidlitz Tab. 58, Ganglb. 465, Reitt. 211. — Eur. sett., Eur. media mont., Siberia). — Nel medio e basso Isonzo, sia nel fiume, sia nelle pozze alimentate da acqua fluviale, poco frequente, IV - X. — Volzano (Gab); Salcano e Gorizia (Sehr); Sagrado (Schl) e Pieris (Cianai). 536. D. Sanmarki Sahib. (Schaum - Kiesw. 47, Seidl. Tab. 59, Gglb. 465, Reitt. 211. — Eur. sett. e media, Siberia, in regioni montane). — Da noi rariss. nel Goriziano: Aidussina nella Valle del Vipacco (Bianchi 1). ■— Oltre confine in Bochinia, nel muschio bagnato presso la sorgente della Sava, 7.911 (Pr„ plur). 537. D. halensis Fabr. (Schaum - Kiesw. 54, Seidl. Tab. 65, Ganglb. 464, Reitt.. 213, Zimm. Arch. Natg. 1919, 191. — Mediterr., Eur. media). — Da noi generalmente raro, nei ruscelli e nei torrenti della zona bassa, eccez. nelle pozze di acqua stagnante. — Friuli e Gorizia: Udine, Torrente Cormor, 6.26 (Gagliardi 6), Palmanova (Vallon 3), Ajello (Siega 1); Vertoibizza pr. Gorizia 7.94 (Sehr, plur.). — Trieste e Istria sett.: nel laghetto di Percedol pr. Opcina, 4.01 (MI); in un ruscello tra Muggia e Noghera, 6 e 7. 911 (Pr, Gr, 2); Clanez 9.910 (Spr 1). — Isole: Arbe 4.08 e 9.910 (Kr).