272 478. Br. plaglatus R di che (Apfb. 349, Reitt. 200, Porta 1909-, 110, Müller 1911,08, Reitt. 1919,141; psophia var., Ganglb. 421; plagiatus Bed. N. Afr. 312; bombarda De.i. I, 322. — Reg. mediterr., anche in certi siti dell’ Eur. media). — Da noi in pianura e nelle vallate alluvionali, in siti argillosi, umidi, generalmente raro. — Friuli: Is. Mo-rosini 5,08, div. (Mey). — Istria: Noghera, V, sing.; Ospo, 14.3.20 (M); Val Quieto inf. 30.3.23 (Sch 1); Arsa (Ciri). — Isole Veglia (Stuss). 479. Br. Ganglbauerì Apfb. (Käfer Ralk. 348, Miiller 1911,68, Reitt. 1919,142; psophia pars, Ganglb. 421, Bed. N. Afr. 313 e 316. — Specie orientale, diffusa dal Caucaso e dall’ Asia min. fino alla Francia mer.). — Istria : Val d’ Ospo (Noghera e Ospo), in siti umidi sotto le pietre e le zolle di terra, insieme al plagiatus, III - VI. Nota. —- Puel (Misceli. Ent. XXVITT, 1925, 58) dice di aver riscontrato nella Francia mer. soltanto il Ganglbaneri e nessun psophia (sensu Apfb.). Essendo però il vero psophia Serv. descritto di Marsiglia, Puel suppone, che il Ganglbaueri ne sia un semplice sinonimo. Per il psophia Apfb. (non Serv.) si potrebbe forse applicare il nome eier/ans Chaud. 480. Br. psophia Apfb. (Käf. Ralk. 349, Müll. 1911, 69 e Reitt. 1919, 142; psophia partim, Ganglb. 421, Bedel N. Afr. 313 e 316; ? psophia Serv. Fn. France 1821,8. — Reg. Mediterr., Ungheria, Moravia mer.). —r Istria sett.: Val Quieto inf. Ili - V, div. (R,Sch); Capodistria 5.09 (Blasig 1). — Trieste: un unico es. presso Servola, 7.3.20 (Messa). 481 Br. explodens Duft. (Schaum 241, Ganglb. 421, Apfb. 353, Reitt. 200; Porta 1909,115, Müll. 1911,70 e Reitt. 1919,140; explodens + bombarda Duft., Fn. Austr. II, 234 e 236; explodens + glabratus Dej. 1,320; explodens pars, Red. N. Afr. 313. — Eur. media, Mediterr., Siberia). — La specie più frequente della V. G. Trovasi spesso in compagnia del Br. crepitans e dell’ Europhilus dorsalis, nei campi, nei giardini, lungo le vie e nelle doline del Carso, in siti umidi sotto le pietre spec. in III - V, però anche più tardi fin X; in febbraio es. ibernanti nel muschio, alla base degli alberi. Goriziano: Volzano, Salcano, Gorizia; anche sulla vetta del M. Santo. — Friuli: S. Giorgio di Nogaro, Torre di Zuino, Udine, Tor-reano pr. Cividale, Monfalcone. — Trieste: Scorcola, S. Giovanni, S. Sabba; sull’altipiano a Bivio, S. Groce-Prosecco, Conca di Orleg, Mon-rupino, Duttogliano, Creple, S, Damele. — Istria: Zaule, Noghera, Ospo, Cosina, Rovigno (Lago di Ran e Pnlù), Pola; anche a Fiume (Pad. 114). — Isole: Veglia, lìnie, Rrioni. I nostri es. appartengono in parte alla f. ti/p., in parte alle varietà strepens e glabratus. Queste tre forme si trovano da noi del tutto promiscue, senza che si possa stabilire una certa dipendenza dalle varie zone faunistiche, — Al Lago di Ran pr. Rovigno sono stati trovati, olire alle solite varietà, anche due es. colle zampe in gran parte nerastre e quindi simili alla var. sichemita della Siria; un es. aveva anche il pronoto leggermente nerastro (leg. Stolfa).