27 tino il tipo d’alta montagna (baldensis, Kircheri). Però da noi, nel territorio intermedio, vi sono con egual frequenza ambidue i tipi, deWhumilis al Depolianus nel retroterra fiumano e dal sonticus al Krnensis nel Goriziano. Ed ora, non potendo ancora esprimermi sul numero e sulla delimitazione delle razze del nostro territorio, faccio seguire l’elenco delle località, aggiungendovi in quei casi, nei quali dispongo tuttora del materiale, i dati morfologici. Alpi e Prealpi Giulie. — Wischberg 7.22, molti es. del tipo d’ alta montagna, un poco più snelli e più piatti del Krnensis, con fosse cupree molto grandi (Sch.). Mangart e Jòf Fuart (Chenda 7.22, es. simili al Krnensis)-, — Raibl e M. Canin, 7.22 (Sch.). — M. Nero di Tolmino, nella reg. sup. a circa 2000 ni. sotto sassi (loc. class, della v. Krnensis Bernau e della a. viridimicans Kr.); la medesima razza anche sulla Rodizza e sul M. Nero di Bochinia (Pr.). Il Miller raccolse però sul M. Nero di Bochinia tutti i due tipi principali e osservò pel primo la loro dipendenza dalla zona altimetrica («Die hochalpinen Stücke sind etwas purpurglänzend, die aus niederen Waldungen grö-ser und mehr blau». Miller 1878, 467). — Mataiur 7.24 (M), 2 es. assai differenti; in vetta sotto un sasso, 1 es. cupreo, con fosse grandissime, di statura estremamente slanciata, le spalle molto ristrette, appena accennate, il protorace strozzato lateralmente dinanzi alla base, in modo da rendere quasi visibili le pleure dall’alto; circa 800 m. più in basso, nei boschi di Losaz, un’esempl. vagante, grande, largo, appiattito, nero-violaceo, con fossette piccole e torace normale, dunque del tutto simile a certi sonticus della valle dell’Isonzo. — Tolmino (loc. class, della v. sonticus Bernau); evidentemente la medesima razza policroma anche a Volzano (Gab. 1 es. grande, scuro) e S. Lucia (1 es. bronzeo col margine verde.) — Kneza (Kraatz, D. 1878, 144, ab. viridimicans). — Selva di Tarnova (loc. class, della v. trnovensis Bernau). Io vidi esemplari del M. Ciaun, piuttosto piccoli, di color cupreo, raccolti sotto corteccie e nei tronchi fracidi di faggio (Ku. 7.09); 1 es. del Selovec, più grande, nero-azzurro, 7.09 (Ku), e 1 es. trovato da me verso Chiapovano, piuttosto grande, cupreo. Altri es. quasi neri sono stati raccolti a Loqua e Merzla Draga (teste Sehr.). Evidentemente anche nella Selva di Tarnova non vi è una forma sola ben definita, ma un complesso di individui alquanto variabili, che può dirsi intermedio tra il sonticus ed il Krnensis. — M. Sabotino e M. S. Valentino pr. Gorizia (teste Sehr.); sul Sabotino 1 es. cupreo-oscuro, in vetta, sotto sassi (5.25 Pr). Betroterra di Trieste e dell’Istria sett. —• Monte Re, al limite sup. dei boschi, una forma intermedia, più piccola e snella del trnovensis, leggermente bronzea, con fosse piccole e scultura piuttosto forte, 5.09 (M 2). — M. Artuise, 1 solo es. 06. — Voragine di S. Canziano, all’entrata delle celebri grotte, 6.20, 1 es. grandissimo, nero-azzurro, con fosse piccole, cupree; simile ai grandi es. di Tolmino (v. sonticus), però le elitre un poco più lunghe e la scultura più debole. Il prof.