MEDITAZIONE DUODECIMA SOPRA IL SEPOLCRO D’UN SOLDATO. Quale urna è questa, che dall’ alte mura Le pupille percuote? e perchè eretto Pari all’ altre non posa? anzi di mille Istromenti di morte, e di battaglie Fa mostra fiera? e lande, e spade e ferri E cannoni, e di guerra ogni apparecchio Ne fan tremendo al riguardante il lusso? Ah si, nobil guerrier dentro si serra; E la terribil pompa onde son cinte Le sue ceneri estinte, un giusto sono Tributo al suo valor. L’ eroe la vita Al comun bene espose, e la profuse Per la comun salvezza. Or tanto onore Recasi ad un mortai? Qual pregio adunque D’onor tributerassi all’Autor grande Di nostra redenzion, a quell’ illustre Mártir, che volontario offri se stesso Vittima sanguinosa, onde le colpe Si togliesser dal mondo? Era pur desso Delle angeliche squadre, e del beato Esercito del ciel Duce sovrano.