PREFAZIONE Il presente Catalogo trae origine da uno schedario dei coleotteri della Venezia Giulia, iniziato da me nel 1901 e continuato ininterrottamente fino ad oggi. Se questo lavoro può dirsi ormai bene progredito, in modo da darci un quadro faunistico dei coleotteri della Venezia Giulia abbastanza esauriente e ad ogni modo più completo di quello di tante altre regioni d’Italia e dell’ Estero, lo si deve principalmente alla collaborazione indefessa, disinteressata e concorde di tutti gli entomologi triestini, i quali da oltre un ventennio hanno consacrato la loro attività alla ricerca dell’ entomofauna patria. Migliaia di escursioni, dalle somme vette delle Giulie fino alle lontane isole dell’Adriatico, hanno fruttato il materiale che servì di base per la compilazione di questo lavoro, e che è stato classificato da me, annotando volta per volta ogni singola cattura, colla rispettiva località, la data, la frequenza ed il metodo di vita. Soltanto in tal modo potei racimolare tutto quell’ enorme numero di indicazioni, su oltre 6000 specie di coleotteri, che riunisco ora in forma sintetica ed abbreviata in questo Catalogo. Eppure, per quanto lungo sia il periodo di venticinque anni di ricerche continue e indefesse, troppo breve esso ci appare per 1’ esplorazione completa della fauna di una regione così multiforme e così ricca di specie come la nostra. Da noi s’incontrano elementi faunistici di quasi tutte le regioni principali d’ Europa. Dal Nord si estendono alla V. G. gli elementi dell’ Europa centrale o baltici, dal Sud gli elementi meridionali e mediterranei, che formano proprio a Trieste una strana associazione biocenotica assieme alle forme dell’ Europa media. Non vi sono limiti ben tracciati di territori faunistici diversi, ma si osserva invece una penetrazione vicendevole di vari elementi nello stesso territorio, con prevalenza degli uni o degli altri. La prevalenza numerica di un dato elemento non dipende soltanto dalla latitudine (più al Nord o più al Sud), ma principalmente da fattori climatici e geologici. Così si spiega ad esempio l’inversione della vegetazione nelle doline, la quale viene confermata anche dalla