230 Gen. Calathus Bonelli. Abbrev. — Leoni = G. Leoni, I Calathus italiani. (Riv. Col. Ital. 1908). 390. C. glabricollis Dej. (Spec. 111,68, tipo: Trieste; Kiist. X, 25, Ganglb. 243; luctuosus sbsp., Leoni 55. — Provincie carsiche, dalla Carniola fino in Grecia (Epiro); la subsp. Luigionii Leoni nel Lazio e nella Toscana). — Trovasi sugli altipiani carsici e nei prati montani della V. G. fino a oltre 1000 m, spesso insieme col C. fuscipes, però meno frequente, sotto i sassi IV - XI. Manca del tutto nella zona litorale. — Vallata dell’Isonzo: Volzano e S. Lucia, raro. — Alto Carso: Selva di Tarnova e Monte Re. — Altipiano carsico e retroterra di Trieste: Conconello, Opcina, Creple, Padric, Gropada, Lipizza, Ca-stellaro, Roditti, Divaccia, Storje, S. Daniele, Aidussina, Senosecchia e S. Pietro del Carso. — Istria montana: Cosina, Erpelle, Tublje, Lon-che-Piedimonte, Marcoussina; sul Taiano nella zona aprica, erbosa, attorno la vetta; M. Maggiore, al passo di Poklon, nei prati (Dep. 1913, 51). — Retroterra fiumano: Nevoso, pr. Hermsburg; Fuzine (Gglb). Nella nostra reg. predominano gli es. coi femori rossi (f. typ.). La varietà colle zampe scure, nerastre, si trova sporadica, accanto al tipo, nel Carso di Trieste (Storie, Sessana, Lipizza); più frequente sul M. Taiano. 397. C. fuscipes Goeze (Bed. Col. Seine 107 e N. Afr. 204, Ganglb. 244, Reitt. 136; cisteloides Panz., Schaum 390. — Eur., Mediterr.). — Diffuso e coni, nella V. G., spec. nella zona litorale e carsica. Trovasi sotto i sassi, III-X, con maggior frequenza in primavera e d’autunno; es. immaturi in V (Saivore, Monte Re). — Carnia e Friuli: dalla reg. padana fino alla montana (Gortani 61); M. Flop, Ludaria, Paularo, Villa Santina, Udine, Palmanova, Torreano, Monfalcone, Is. Morosini, Grado. — Goriziano: Plezzo, Caporetto, Tolmino, S. Lucia e Gorizia. — Trieste: ovunque frequente nei prossimi dintorni (zona arenacea) e sull’altipiano carsico; anche sul Monte Re. — Istria: lungo tutta la costa da Trieste a Fiume e nell’ interno (Odolina, Piedimonte, Sbeu-nizza, Carpano). Nel retroterra liburnico sull’Alpe Grande (Sch 1), sul Nevoso, versante sud, 1100 m (Sch 1) e presso Fuzine in Croazia (Gglb.) — Isole: Veglia, Cherso, Arbe, Lussin, Unie; Scoglio Fenera pr. Pro-montore e Brioni. Razze. — Nel nostro territorio avviene il passaggio della razza balcanica (graecus Dej.) a quella dell’ Eur. centrale (frigidus Dej., cisteloides auct.); però non è possibile dividerle nettamente, causa 1’ enorme variabilità degli individui nelle zone di transizione. In generale si può dire che nelle plaghe litorali da Saivore al sud si trova la forma balcanica, più grande, più robusta, più fortemente punteggiata e nel retroterra montano la forma dell’ Eur. centrale, più piccola, più snella, colla punteggiatura alla base del pronoto più ridotta. Nel territorio di Trieste si trova una forma intermedia, alquanto variabile. Tutti i nastri es. hanno le zampe nerastre. La sbsp. graecus Dej. della BaJcania non è perfettamente identica colla sbsp. latus Dej. (puntipennis Germ.) dell’Italia e della Francia