251 Trieste: lungo i ruscelli della zona arenacea pr. Grignano, Miramar, Barcola, S. Giovanni e Boschetto; nel retroterra presso Aidussina, Cossana, S. Canziano di Postumia e al Timavo sup. presso Loke. — Istria sett.: Bresovizza, tra i ciottoli del torrente; Bagnoli e Zaule, lungo la Rosandra; Valle d’Ospo. — Liburnia: Laurana, Giana e Val Recina (Mey). Varia alquanto nella larghezza del pronoto. Notevole un es. di Senosecchia (leg. Stalla) col pronoto molto stretto e distint. sinuato dinanzi agli angoli posteriori. Lebiinae. Lebiini. Gen. Lebia Latreille. 430. A. (Lamprias) fulvicollis Fabr. (Ent. Syst. 1, 152 e Syst. Eleuth. I, 193, tipu-. Barbaria; Bed. N. Air. 245. — Mediterr.). — La 1. typ. dell’Algeria, Tunisia, Marocca e Gibilterra ha la punteggiatura delle elitre molto rada,, la pubescenza scarsa e breve, il meso- e metasterno totalmente neri, con riflesso azzurro. — Da noi una razza alquanto diversa la cui descrizione originale si fonda sopra esemplari raccolti al Boschetto presso Trieste: a) fulvicollis thoracica Hoppe e Hornschuch (Nova Acta Leopold. Carol. 1825,484, tipo: Trieste; fulvicollis Ganglb. 398. — Reg. Adriat.). — Differisce dalla forma africana per la punteggiatura delle elitre più densa e grossolana, la pubescenza più ricca e più lunga e le parti laterali del mesosterno rossiccie. Il pene quasi identico, cioè protratto in una punta circa due volte più lunga che larga. Esclus. nella zona litorale, al nord fin Monfalcone, ove raggiunge il limite settentrionale. Trovasi in primavera in siti piuttosto aridi, sotto i sassi, rara; una sola volta in maggior numero a Zaule ai piedi dei pioppi. — Carso dii Monfalcone: presso la Rocca 4.26 (Stolta) e sul colle di S. Antonio 4.04 (Moser), sing. es. vaganti sul suolo; Duino 5.6.06 (Schr 2). — Zona arenacea di Trieste : Boschetto (locus class., indicato nella descrizione orig. del 1825 col nome di «Hundsberg»; anche nella coll. Mayer un es.); tra Cattinara e Rizmanje, su terreno erboso, sotto un sasso 11.3.08 (Gab 1). — Isitria: Zaule nel Vallone di Muggia, ai piedi dei pioppi, plur. (teste Moser); S. Giorgio pr. Citta-nuova 30.3.23 (Sch 1). — Fiume (Kfm 1). Nel Litorale croato a Buccari, Crkvenica, Carlopago e Segna (Kuthy 40). — Isole: Veglia 5.08 (Net) e Cherso, parte sud, 4.22 (111). — Nel retroterra croato di Fiume, sul pianoro calcareo aprico di Siljevice, un’ es. aberrante, di statura minore e con le elitre quasi nere, leggermente azzurrognole (Dep.) Nota. — La Lebia thoracica era ritenuta finora erroneamente come sinonimo della pubipennis (cf. Schaum, Ganglbauer). La vera pubi-pennis ha il meso- e metasterno interamente rossicci, il pronoto con punteggiatura più fitta e doccia laterale molto stretta, le elitre più allungate, con pubescenza molto più breve; infine il pene alquanto diverso, essendo la punta del pene non più lunga che larga.