34 Passa ed il prostra, die lanciato a caso Fu da una imbelle man. Chi la diresse. Fuorché 1’ Onnipotente ? Ah! si, quel dardo Vendicato!1 da troppo ben sicuro Occhio vibrato fu - Quello, che caso Chiamiaiu, di Providenza ordin disposto È, che i disegni suoi compie e assicura. Oh sublime dottrina! Oh consolante Pensici1, che l’uom potria tener tranquillo Anche a rischi più grandia Dio sommesso, D’ogni nostra avventura arbitro e guida. Infelice Camillo! ohimè! che mai La tua memoria mi cadrà di mente? Parte di tue sostanze avevi esposto Di fortuna ai capricci. A tuoi disegni Sorrideva I infida. Ecco repente (Terribil troppo e subitaneo colpo) Cadi in braccio alla morte, <* lo spavento E l’orror spargi in mezzo a tuoi più lidi. Ieri Corinna di delizie piena, Tersicore novella, il leggici1 piede Tra numeroso stuol dolce movea Fra gii applausi e gii evviva-Ogni pupilla A se traean le grazie, il lusso molle, L’artifizio del culto. - 0 fortunato, Chi adorar la potea ; chi ardenti omaggi Recarle, e in premio della Dea novella Un sorriso sortir! Di quanta invidia Ardean l’altre donzelle - Or senza vita Come tanta beltade inunobil giace!