180 1’Isonzo, in primavera div. (Schr). — Troverebbesi, secondo un es. del compianto C. de Mayer, anche nel Carso triestino': Divaccia 4.911. — Sembra che manchi tanto in Isitria che in Dalmazia. 272. H. anxlus Duft. (Fn, Austr. II, 101, tipi: Vienna, Linz; Schaum 607, Bed. 77, Ganglb. 360, Reitt. 177. —- Reg. paleart.). — Comprende, nella circoscrizione attuale, delle forme alquanto diverse, le quali fanno 1’ impressione di specie distinte. Però non mi azzardo ancora di dichiararle come tali e mi limito a precisarne i caratteri e la distribuzione. Il vero anxius dell ’ Eur. media ha il pronoto subparallelo o leggermente ristretto nella metà post., colla massima ampiezza di solito nel mezzo; le elitre sono sottilmente striate, con interstrie perfettamente piane; le antenne sempre brune o nerastre, coll ’ art. basale chiaro, le tibie in gran parte nerastre ; 7-7,5 nim. — Io ho esaminato es. di Vienna e di Praga; non mi consta ancora con certezza dalla V. G., ove sembra rimpiazzato dalle due forme seguenti: b) anxius pumilus Dej. (Schauberger, Ent. Anzeiger 1923, 117, Reitt. Tab. 120; pumilus spec. propr. Dej Spec. IV, 305, ti pia Austria, Trieste; nuxius pars, Schaum, Ganglb. —• Baleania, Italia). -— Di statura circa uguale alla f. typ., però di forma più stretta e allungata; il pronoto sempre ristretto verso la base, la sua massima ampiezza trovasi dinanzi alla metà; le elitre con strie meno sottili ed interstrie leggermente convesse; le antenne non sempre annerite, talvolta quasi interamente gialle, le tibie annerite soltanto verso 1’ apice; 7 - 7,5 mm. Diffuso nella maggior parte della V. G., nella zona litorale e carsica, fino a circa 800 m; più frequente nella parte merid., su terreno piuttosto arido, soleggiato, sotto- i sassi, III-V, sing. es. anche più tardi, fin IX. — Friuli e Goriziano: Udine, Torrente Cormor, Palmanova, Monfalcone; Tolmino, Volzano; nella Valle del Vipacco pr. Aidussina e sui pendìi del M. Ciaun. — Riviera di Trieste: S. Giovanni di Duino, Scorcola, Cattinara, Orlek, Lipizza, M. Valerio, Longera; sull’altipiano a Prosecco, Opcina, M. Castellaro, Divaccia e Raditti, di solito sing. es. — Istria litorale: Muggia, Capodistria, Val Quieto inf., Pola, Fia-nona, Laurana; nell’interno a Vragna, sulla Sbeunizza e sul M. Taiano. — Retroterra fiumano: Grobnik (Dep 1) e reg. del Nevoso (R 1). — Isole: Veglia, Cherso, Arbe, Lussdn, Unie, Gruizza, Se. Fenera pr. Pro-montore. Ho segnalato a suo tempo es. istriani con 2 o 3 punti nella parte apicale della 7.a interstria (Wien.. ent. Zeitg. 1907, 7). Il sig. Antoine descrisse più tardi simili es. della Francia col nome di var. Lerati e rilevò 1* importanza della serie di punti apcali quale carattere atavico (Misceli. Entom. 1920,10). a) anxius friulanus sbsp. nova. - Più grande della f. typ., il pronoto ai lati più egualmente arrotondato, la base più profondamente arcuata; 8-8.5 mm. Differisce dalla sbsp. pymilus per statura alquanto maggiore, forma più ampia e depressa, il pronoto poco o affatto ristretto verso la base, di conseguenza questa molto più ampia, le interstrie delle elitre piane, le tibie di solito più scure. Rassomiglia piuttosto all’ II. servus, al quale si avvicina anche per la base del pronoto