82 Passar costanti alle rimote etadi, Finché la patria e il suo decor sussista. Perchè apprestarvi un’arte? Anche i travagli D’ essa soggetti alle vicende un giorno Perir dovranno nell’ oliblio sepolti. Che imparo io dunque, nel mirare impressi Caratteri sul sasso assai superbi Per lavoro e metal? o al muro affissi, 0 alle colonne dell'augusto tempio Qui aiace il grande... Perché menti, o pietra? Se qui giace, dov’è? Io sol vi scorgo D’esso un avanzo, e di vii polve un pugno • Ah, quand’io pur alla natura renda 11 tributo cobi un, sia sol ch’io viva De’cittadini nella pia memoria, Degli amici nel cuor; possali recarmi Testimonio d’onor, ch’io non guidai Tardo ed inerte per me solo i giorni, Ma vissi anche per lor. Allor che passi L’umil mendico all’ave! mio vicino, Mosso da grato cuor si chini, e dica: Qui fu sepolto T uom, la cui pleiade Stese ver vie la destra: io lo rammento, Non isdegnava il mio tugurio e il letto Della miseria mia render più lieto Co’ doni suoi. l)é miei Insogni ei prese Cura pietosa; al suo bel cuore io debbo Quella ch-e godo aJfin sorte migliore. Sia questo il monumento: altro non bramo Fuori che l’uom«, all’ignoranza in preda