208 Stomini. Gen. Stomis Clairville. 34fi. St. pumlcatus Panz. Dej. Ili, 435, Schaum 433, Ganglb. 309, Reitt. 144; Schatzm. Studi Ent. Trieste 1925,15. — Eur. media, Italia, Balcania sett., Caucaso, Asia min.). — Raro nella parte sett. montana della V. G.; soltanto in Friuli anche al piano. — Goriziano: Ramno (Schatzm. 1. cl); Groina, Salcano e Panoviz pr. Gorizia, ITI e IV (sec. Schreiber)-, Mossa (Sch) e Is. Morosini 5.21 (R). — Reg. Liburnica: Nevoso (Sim); Apriano e Laurana, 8.17 (Rr2); Val Reciña e Lic (Meyer 1912, 83). 347. St. rostratusDuft. (Schatzm. Studi Ent. Trieste 1925, 12; rostratas + eleffans Ganglb. 309 e Semenow, Horae 1906, 192. — Comprende varie razze, che furono recentemente oggetto di uno studio accurato dai parte dell’ amico Schatzmayr. L’ area di diffusione della specie abbraccia le zone montane delle provincie carsiche a oriente del-1’ Adriatico, le Alpi mer. e 1’ Apennino sett.). —■ Gli es. della V. G. presentano notevoli variazioni di grandezza (5,5 - 9,5 mm), di colorito (giallo-bruno fin piceo) e di forma; con tutto ciò non è stato possibile dividerli in forme locali ben distinte, ma conviene considerarli praticamente come una razza sola, cioè: a) rostratus rostratus Duft. (Schatzm. 1. c. 13; Car. rostratus Duft. Fn. Ausfr. II, 1812, 178, tipo: Alpi della Carinzia; Stomis rostratus Sturili, Deutschl. Fauna VI, 1825,6, Dej. Ili, 436, Schaum 434, Ganglb. 309 e Reitt. 144. — Alpi Giulie, Caravanche e regione carsica, montana, fino in Albania). — Trovasi spec. nelile faggete della zona montana, però anche nella zona alpina, aprica, sotto i sassi; alle volte anche all’ entrata o nell’ interno delle caverne, fino in punti perfettamente scuri (p. e. a Robic); generalmente raro, V - IX. — Alpi e Prealpi Giulie: Jof Fuart, Mangart, Moistroka, Tricorno, Razor, M. Nero di Bochinia, Ñevea, M. Canin, Mataiur e Grotta di Robic pr. Capo-retto; Piava, Selva Tarnova, Monte Re e Postumia. — Istria montana e Reg. liburnica: M. Taiano e M. Maggiore; nella reg. boschiva di Castelnuovo all’ entrata di alcune caverne; sul Nevoso nel bosco Pa-desnizza; nel retroterra croato presso Skrad. (In Carnia, sul M. Raut. esiste una forma che si avvicina già molto alla sbsp. Ceresae Schatzm. del Trentino). Trigonognathini. Gen. Myas Dejean. 348. M. chalybaeus Palliardi (Dej. Ili, 424, Ganglb. 301. — Balcania). -— Trovasi quasi esclus. in siti carsici, spec. nelle doline, sotto i sassi; gen. raro, IV-X. — Goriziano: Rneza sopra Tolmino (limite sett. della specie; leg. Schreiber, un solo es.); Aidussina (Schr). — Più diffuso nel Carso e nel retroterra triestino: Nabresina, Plisco-vizza, Gabrovizza, pendio carsico sopra Barcola, Opcina, Banne, Cre-ple, Lipiizza, Basovizza, M. Cocusso, Senosecchia, Cossana - S. Pietro. — Istria: S. Odorico e Zaule nel Vallone di Muggia; Pola e M. Maggiore.