228 genza preoculare della fronte variabile, spesso poco pronunciata. Loc. class.: M. Nevoso). — Trovasi abbastanza frequente nelle grandi faggete del Nevoso, VI - IX. c) ovipennis Istrianus Muli. (Ent. Bliitt. 1916,80, tipi: Carso triestino e istriano. — Elitre ancor più allungate che nella razza precedente, però abbastanza convesse e più sottilmente striate; 1’ orlo lat. delle elitre e del pronoto sottile, 1’ orlo preoculare della fronte bruscamente ingrossato). — Sostituisce la f. tvp. nel territorio al sud del Vipacco, fino al Carnaro. Trovasi nella zona carsica, però anche nelle faggete montane fin oltre 1000 m (Taiano, M. Maggiore); arriva in pochi punti fino alla costa (Sistiana, Trieste, Unie). Vive nei boschi, nelle doline, all’ entrata delle caverne e al fondo degli abissi carsici, però anche su terreno carsico, aprico, sotto i sassi; eccezionalmente anche sull’arenaria. Abbonda spec. in III-V e IX-XI, più raro nei mesi estivi. Es. immaturi, bruno chiari o rossicci, si osservano spec. di autunno, però singoli individui anche in primavera. Altipiano carsico di Trieste: ovunque frequente, lungo i sentieri, nei boschi di quercia e nelle piantagioni di pini. Scende giù alla costa presso Sistiana e Trieste, ove trovasi eccezionalmente su terreno arenaceo, in siti ombreggiati e umidi. Nel retroterra montano sul-1’ Auremiano e sul Monte Re, quivi nella zona dei faggi. Nella conca di Postumia presso Orecca. — Istria: nel Carso di Salvore, verso Sic-ciole; Poljane e Obrovo presso Castelnuovo; sul Taiano e sul M. Maggiore nella reg. dei faggi; S. Michele di Leme, Albona e Fiume. —-Isole: Cherso 4.22 (R plur), Lussin (Dr. Kalmann 2); Unie (GreSch3); Scoglietto dinanzi al villaggio di Unie, gli avanzi di un es. morto1, 7.22. Probab. anche Veglia, 5.08 (Netl; non ho più questo es. per poter stabilre la razza, però certamente ovipennis). Osservo che non tutti gli es. delle località summenzionate hanno i caratteri fissi del vero istrianus. Specialmente quelli del Monte Re sono alquanto variabili, taluni identici col vero istrianus, altri più brevi e più somiglianti alla forma di Tarnova. — Un’ aspetto un po’ diverso dal solito istrianus presentano anche gli es. di Cherso e di Albona; si tratta di una razza robusta, intensamente nera, spesso più grande e più tozza degli es. di Trieste, colle elitre un po’ più brevi e più fortemente striate; essa si avvicina indubbiamente alla sbsp. albianus del Nevoso. d). ovipennis Hopffììarteni Heyd. (Deutsche Ent. Zeitschr. 1881, 247, spec. propria, tipo: Plitvice in Croazia; Ganglb. 1889, 125 e Kaf. Mitteleur. 307. — Statura allungata circa come nella sbsp. istrianus, forse un poco più depressa, il margine preorbitale del!a fronte debolmente ingrossato). — Razza della Lika, che è stata segnalata anche da! retroterra croato di Fiume: Risnjak, Bit ora j e Viseviea (sec. Depoli, Riv. «Fiume» 1926,70). Io ho veduto solianto es. di Plitvice, Gospic e del Yelebit. 394. M. austriacus Ganglb. (Deutsche ent. Zeitschr. 1889,123 e Kaf. Mitteleur. 306; terricola Redt. 48, nec Fabricius; Cottelii pars, Schauin 500. — Alpi orient., Croazia, Bosnia e Banato). — Da noi esclus. nelle Alpi e Prealpi al nord di Gorizia e in Carnia. — Alpi Giulie, raro, VI-IX: Jòf Fuart, Predii, Canin, Mataiur; Val Trenta, M. Nero di