139 angolosa, ventrale, dinanzi all’ingrossamento della punta. Testa ingrossata, pronoto più ristretto verso la base, antenne più snelle; le parti lat. del mesosterno sempre rossiccie; 7-8 mm. — Reg. mediterr. e pontica, anche in alcuni siti della Germania. [unipustulatus Bon.] 213. B. peltatus Panz. (Apfb. 164, Reitt. Wien. en,t. Zeitg. 1913, 216, Puel, Fn. Gallo-Rhén. II, 28; peltatus pars Dej., Schaum, Bedel e Ganglb. — Eur. media, Balcania). — Goriziano: Bosco Panoviz pr. Gorizia, su terreno argilloso, sotto un tronco abbattuto, assieme al dilatatus, 2.11.07 (MI); lungo il Basso Isonzo (Gglb. 2). 214. B. dilatatus Chaud. (Apfb. 164, Wagner, Ent. Mitt. 1917, 261 e 1918, 17, Puel, Fn, Gallo-Rhén. II, 28; Grafi Reitt. Wien. ent. Zeitg. 1913, 215 = dilatatus sec. Wagner 1. c. 1918; peltatus pars auct. — Eur. centr., Balcania). — Goriziano: Podgora 3.97 (Schrl); Panoviz 11.07 (M2). — Istria: Valle del Quieto inf. 5.23 (Ch e Sch 3). 215. B. sodalls Duft. (Fn. Austr. II, 152, Bed. 61 e 165, Puel, Fn. Gallo-Rhén. II, 28; liumeralis Bon., Dej. II, 410 e Schaum 351; sodalis f. typ. Ganglb. 379, Reitt. 183 e Reitt. Tab. 146. — Eur. media, Italia sett. e media, Bosnia). — Da noi soltanto nella parte settentrionale. — Goriziano: Lucinico 2.93 (Schr 2), Aidussina (Bianchi). — Carso triestino': nella vallecola di Percedol, vagliando il fogliame umido, 3.07 (Sch 4) e 3.20 (R4); in una dolina pr. la stazione di Prosecco, 1.25 (Chi). — Anche in Carnia: Tolmezzo (Gortani 62). 216. B. blpustulatus Fabr. (Dej. II, 406, Schaum, 349, Bedel 61, Reitt. 182 e Tab. 147, Apfb. 163, fig. b, Puel, Fn. Gallo-Rhén II., 28. — Eur., Siberia, Algeria, Marocco). — Abbastanza diffuso nella parte settentrionale della nostra Regione, però piuttosto raro, sempre singoli o pochi esemplari. Trovasi di preferenza nei siti umidi, sotto i sassi, nel terriccio dei campi e sui monti. — Goriziano: Plezzo, Vol-zano, M. Gabriele, Groina e Panoviz, VI e VII; Nemci nella S. Tar-nova, IV; Aidussina; Monfalcone, alla spiaggia sabbiosa 5.24 (Sch. 1). — Trieste e dintorni: S. Giovanni, S. Luigi e Montebello, III e IV; tra Opcina e Fernetich, IV e V; Negherà, II, III e XII; nel retroterra a Orecca di Postumia 7.25 (Pr 1). — Monti liburnici: M. Maggiore, M. Nevoso. — Anche in Carnia: tra Paluizza e Timau (Gortani 62). Tutti gli es. finora esaminati hanno il mesosterno completamente nero. Lo scutello è nero negli es. della regione carsica e montana; esso varia dal nero al rossiccio negli es. dei siti più bassi (Volzano, Trieste, Noghera). Nota. — Il B. bipustulatus, nel senso attuale, comprende due forme estreme, che si distinguono per i seguenti caratteri: a) bipustulatus f. typ. —- Statura minore, lunghezza 4,5-6 mm. Testa piccola, un po’ lucente, occhi più piccoli e meno sporgenti. Palpi mascellari giallognoli, leggermente bruni verso l’apice, il penultimo articolo meno allungato. Protorace più stretto, con due solchi basali più profondi. Elitre con disegno nero poco iridescente e con