110 Mrzli Studenec, nella Selva Pokljuka tra Bled (Veldes) e il Tricorno, 8.911. (Pr 3). Trovasi anche presso Otoèe nei dint. Radmannsdorf (Gspan 1). 171. Tr. Prlapus Dan. (Münch. Kol. Zeit. 1902, 64, Apfb. 131, Müll. Ent. Blätt. 1916,76; Meuseli Reitt. Wien. ent. Zeit. 1910,163. — Bal-cania settentr.). — Questa specie, abbastanza diffusa nelle montagne della Bosnia e della Lika, è stata trovata dall’amico Pretner nella Grotta di Luegg, smuovendo alcuni pezzi di legno al fondo della galleria inferiore, ove trovasi anche VAnophth, Schmidti, 7.914, plur. — Nel retroterra di Fiume sul Risnjak (Apfb. 132), poi più al sud, sui monti Kapela, Stirovaéa (loc. class, del Tr. Meuseli), Velibit ecc. 172. Tr. croatlcus Dej. (Schaum 654, Gglb. 199, Apfb. 145. — Croazia Venezia Giulia e Carniola). — Specie largamente diffusa nel nostro retroterra montano, quasi esclus. nella zona dei faggi, ove trovasi frequente nel terriccio dei boschi, sotto sassi, tronchi d’alberi e nel fogliame fracido, spesso anche all’entrata delle caverne. Si allontana di poco dalla zona dei faggi nei pressi di Divaccia, Matteria e Mar-cossina, ove vive però esclus. all’ entrata di alcune grotte o in qualche profonda dolina. V -IX, in Istria (Castelnuovo, Mune) anche in IV e XI. — Goriziano: Già nelle immediate vicinanze di Gorizia (Panoviz, Staragora) e Aidussina, però più dffuso nella S. Tarnova; raro sul Mataiur (Losaz) e nella Valle del Natisone (Grotta di Robic); più com. nella Rochinia e sulla Cerna perst. -—• Retroterra di Trieste: in una dolina pr. Divaccia (Bl 1); più frequente nelle faggete sul versante nord dei monti sopra Boditti, spec. nel fogliame umido dei rigagnoli; trasportato dalle acque esso penetra da lì fino nelle caverne di S. Canziano; così pure nella caverna di Ponikve pr. Auber. Nei boschi del Monte Re, nella Grotta di Luegg (1 es. assieme al Priapus), nella voragine dinanzi alla Grotta della Piuca e nella Rerlovka jama di Orecca pr. Postumia. -—• Istria sett. mont.: nei boschi di Castelnuovo, spec. all’entrata delle numerose caverne; poi in alcune grotte pr. Marcoussina (Gr. Larga e Macinova jama), Slivje (Gr. Dimnice), Obro-vo e Mune; sul M. Maggiore nei boschi sopra il rifugio. — Retroterra di Fiume: M. Nevoso, Fuzine, Lokve, Liè, Risnjak, Bistoraj ecc. Nota. — Un carattere diagnostico che non trovo menzionato nelle descrizioni e che serve specialmente per la distinzione del Tr. croa-ticus dall’ alpicola, sta nella conformazione dell’apice elitrale. Nel croaticus la rotondità apicale delle elitre forma una curva continua, senza angolo rientrante alla sutura, di modo che l’angolo suturale di ogni singola elitra è circa retto. Nel T. alpicola invece ogni elitra è arrotondata singolarmente all’ apice e l’angolo suturale di conseguenza pure arrotondato. Altre specie, p. e. il Priapus, 1’ elegans, il Pertyi, hanno le elitre leggermente troncate all’ apice e 1’ angolo suturale ottuso o smussato. Tr. alpicola Sturm. (Alpi orient.). — Già il Miller (1879,467) dice di aver raccolto questa specie nella reg. alpina della Cerna perst, 6.78; e anche nel Museo di Vienna si trovano alcuni es. della Cerna