194 COMMBMORIALI, LIBRO IV. re, Raimondo de’ Capponi id. id. della regina, Matteo Mercerii maggiordomo maggiore della regina. — Atti Pietro de Murta scrivano regio (v. n. 394), (*) Forse Valle d’Aure nel dipartimento di Gers in Francia verso i Pirenei, o la Vallone nel basso Delfinato. 392. — 1351, Agosto ‘21. — c. 194 (199). — Pietro re d’ Aragona al doge. Ordinò al proprio capitano (v. n. 395) di congiungersi in Sicilia colla sua flotta a quella di Venezia. Decretò che il detto capitano abbia giurisdizione civile e criminale sull’ armata regia, come il comandante veneto 1’ avrà su quella da lui condotta. Pattuì con Giovanni Gradenigo e ordinò che le operazioni contro i genovesi procedano di concerto dei due capitani, col consiglio di uno stato maggiore scelto da questi. Comandò al capitano medesimo di passare in buona armonia col veneziano. Udì con soddisfazione che le galee alleate saranno provvedute largamente di viveri. Scusa la lentezza dell’ armamento dei propri legni, che però son già pronti. Invita Venezia a spedire due galee leggiere e veloci che informino le armate degli andamenti dei genovesi (v. n. 390), Data a Barcellona. 393. — 1351, ind. IV, Agosto 29. — c. 206 (211). — Michele vescovo di Barcellona (v. n. 382) dichiara d’ aver ricevuto da Francesco Morosini ambasciatore alla S. Sede e procuratore del comune di Venezia 16,000 fiorini d’ oro di Firenze in f. 12,245 a peso di camera (papale), pel titolo come al detto n. 382. Fatto in Avignone nell’ abitazione del vescovo suddetto. — Testimoni: Stefano Pope da Mompellieri notaio, Raimondo Bruni e Pietro Martini mercanti di Narbona. — Atti Simone de Pazzano da Modena notaio (v. n. 394). 394. — 1351, ind. IV, Agosto 30. — c. 206 (211) t.° — Il vescovo di Barcellona dichiara d’aver ricevuto da Francesco Morosini (v. n. 393) 21,000 fiorini d’oro di Firenze, a conto della somma e per la causa riferita nel n. 391. Fatto ed atti come il n. 393. — Testimoni : Guglielmo Guasch canonico di Lepida, Berengario Croattì di Urgel, Andrea del fu Giovanni da Cremona notaio (v. ri. 399). 395. — s. d., (1351, Agosto). — c. 194 (199) t.° — Commissione data dal re d’ Aragona Pietro IV a Ponzio di Santa Pau capitano della regia flotta contro i genovesi. Vi si prescrivono : il luogo di riunione della medesima (Maiorca), i modi di approvvigionamento, la via da tenere per unirsi nelle acque di Sicilia coll’ armata veneta, il contegno coll’ inimico prima di tale unione, quello debba farsi dopo la congiunzione stessa, i rapporti del capitano verso i veneziani, la giurisdizione del medesimo sulle navi a lui soggette, le norme per la divisione delle prede, la disposizione delle due flotte in caso di battaglia, 1’ autorità del capitano veneto nei mari di Romania, alcune disposizioni generali, finalmente i segni di riconoscimento fra le due armate con bandiere e fanali (v. n. 392 e 398). Nel documento sono nominate ; Ja Sardegna, Cagliari, Stromboli, Lipari, Vulcano e Messina.