310 COMMEMORI ALI, LIBRO VI. a Bologna in servigio dello scrivente, non potè recarsi al luogo del giudizio. Faccia il doge che per ciò non resti pregiudicato, prolungando i termini assegnati. Finisce coll’ insinuare un componimento amichevole. Data a Milano. 184. — 1360, Marzo 13. — c. 86 (87) t.° — Pietro IV re d’Aragona al doge. Non può menar buone le ragioni addotte da Venezia per giustificarsi dei danni dati a Pietro Scrivani, e perciò rilascierà a costui le minacciate rappresaglie contro i cittadini di quella, pronto tuttavia a udire chi di essi volesse a lui ricorrere. Fino alla sua partenza da Cemar (Cerda?) non potè occuparsi dei danni dati dai suoi sudditi ai veneziani, pei quali aveva reclamato Francesco Cocco. Dipoi niuno gli si presentò per quella vertenza eh’ è disposto a finire. Data a Tarasona (v. n. 160 e 187). 185. — (1360), ind. XIII, Marzo 17. — c. 83 (84), t.° — Bertolino de’Ruini da Reggio vicario, i consoli, il consiglio e il comune di Belluno ai mercanti veneti che si recano in Germania. Ricusando quei del Cadore di trasportare, com' erano obbligati, le merci pel loro territorio, Belluno aveva ordinato ai propri carrettieri che dalla mezza quaresima in poi non le condussero oltre il confine, e spedito oratori all’ imperatore. Ora però avvisano che le mercanzie avranno il lor solito corso fino al giungere degli ordini imperiali. Data in Belluno. I8S. — 1360, ind. XIII, Marzo 18. — c. 84 (85). — Giovanni Gomarelli di Maiorca dichiara d’ aver ricevuto da Marco Bembo e Tomaso Gradenigo ufficiali alle rason, procuratori del doge, le seguenti somme: lire 100 di Maiorca pagate a Marco Delfino ; lire 100 id. a Bernardo Barbo ; lire 100 id. a Lodovico Scarpazo, e 1. 1500 a lui stesso. Ciò in seguito a convenzione da esso Gomarelli conclusa con Francesco Cocco, in forza della quale rinunzia ad ogni diritto contro Venezia derivante dalle lettere di marco a lui concesse dal re d’ Aragona per compenso di danni recatigli nel porto di Atene da navi veneziane (v. n. 75). Fatto in Rialto nella stanza dei camerlenghi del comune. — Testimoni : Donato Grioni, Tomaso Caccianemici da Rologna notaio ed uffiziale al dazio del vino, Domenico Marona scrivano ducale, Pietro Serra, Bernardo Durante e Bartolameo Bonetto tutti e tre di Maiorca. — Atti Bartolotto del fu Benvenuto de Montagna notaio imperiale e scrivano ducale. 187. — 1360, Marzo 22. — c. 90 (91) t.° — Pietro IV re d’ Aragona al doge. Ricordata la sua lettera n. 40, esposto il contenuto delle ducali responsive 31 dicembre 1359, respinge le giustificazioni e le offerte di Venezia-, dicendosi solo competente giudice dei propri sudditi. Prima di rilasciare allo Scrivani lettere di marco, invita di nuovo Venezia a risarcirlo. Data a Rurgos (v. n. 184 e 253).