DOGE! ANDREA DANDOLO. 165 Treviso, Giovanni della Vazzola dottore di decreti e Fioravante da Borso giurisperito, ambi di Treviso, Iacopo de’Fugacii dottore di decreti, Francesco Delfino canonico di Castello, Marco Luciano scrivano ducale. — Atti come il n. 244 (v. n. 246). 246. — 1348, ind. I, Settembre 18. — c. 138 (143) t.° — Giovanni Boniolo primicerio, Angelo Veni ero, Marco Pagano, Giannino Loredano, Giovanni Boldù, Giovanni di Benedetto, Giannino Buono, Angelo Longo, Franceschino Vittore e Giannino Pistorino canonici di S. Marco, approvano la convenzione riferita al n. 245, che si riporta per intero, coll’ aggiunta : essersi convenuto coi procuratori del comune che per le decime devolute alla chiesa, al clero ed ai poveri di S. Marco, il comune stesso pagherebbe la parte spettante al primicerio sulle somme dovute al vescovo di Castello. Fatto nel luogo del capitolo di S. Marco. — Testimoni : Nicolò pievano di S. Biagio, Pietro prete di S. Marziale, Andrea custode della chiesa di S. Marco. — Atti Marco Luciano scrivano ducate (v. n. 247). 247. — 4318, ind. I, Settembre 18. — c. 141 (146). — Amizo pievano di San Moisè, non essendo intervenuto agli atti riferiti ai n. 244 e 245, li ratifica alla presenza di Pietro prete di S. Marziale e di Francesco prete di S. Vitale, nuncì giurati del capitolo di Castello (v. n. 250). Fatto nella casa del detto pievano. — Atti come al n. 224. 248. — 1348, ind. II, Settembre 22. — c. 120 (116-124) t.° — Il doge annunzia: essere finita ogni questione fra Venezia e il comune di Norimberga, per aver questo restituito a Iacopo Bollani e Manno de Luca, inviati veneti, certe balle di merci sequestrate a veneziani ; prometter quindi amicizia a Norimberga, e far piena quitanza pel sequestro accennato ; potere i norimberghesi trafficare sicuramente in Venezia senza pagar tasse maggiori degli altri tedeschi, a condizione che Norimberga rinunzì ad ogni pretesa e querela verso Venezia, e prometta egual trattamento ai sudditi di questa. Data nel palazzo ducale di Venezia (v. n. 249). 249. — 1348, Settembre 22. — c. 121 (117-125). — Ducale come la precedente, con nota che ne fu dato a Iacopo Bollani altro esemplare senza la clausola condizionale che la chiude (v. n. 257). 250. — 1348, ind. I, Settembre 29. — c. 140 (145) t.° — Francesco, Pietro e Iacopo canonici regolari di S. Salvatore, non avendo potuto intervenire all’ atto n. 244, approvano e ratificano, in quanto li riguarda, la convenzione riferita al n. 245. Fatto nel convento di S. Salvatore in Venezia. — Testimoni: Iacopo da Mantova cappellano in S. Salvatore, Giovanni detto Rosso figlio di Alberto da Padova, Zilio sarto, del fu Iacopo de Berardo. — Atti Bartolameo Diodati notaio (vedi numeri 247 e 251).