doge: bartolameo gradenigo. 93 531. — 1341, Febbraio 21. — c. 188(194). — Guglielmo giudice ed il comune di Marburg dichiarano al doge : che Brigida vedova e Margherita e Catterina figlie di Giovanni Cirol di Marburg morto in Candia, costituirono in buona forma loro procuratore Ulrico portatore delja presente, autorizzandolo a ricuperare gli effetti lasciati dal defunto. Data in Marburg (IX hai. Marc). — Testimoni i consoli: Poltramo, Martino scrivano, Tomaso Goldener, Nicolò Corrigiator, Maesko, Gallo e Pietro magister pontis (Bruchmeister ?) (v. n. 503 e 537). 1341, Marzo 1. — V. 1341, Maggio 20. 532. — (1341), ind. IX, Marzo 1. — c. 187 (193). — Leone V re di Armenia al doge. Gli ambasciatori del soldano di Babilonia reclamarono il pagamento dei crediti che diversi saraceni vantavano da mercanti veneziani trafficanti in Armenia, minacciando altrimenti che avrebbero provvisto colla forza al soddisfacimento dei creditori. Non potendo resistere ai saraceni ; esaminati i publici registri onde constatare la realtà del debito, fece pagare ai suddetti ambasciatori i debiti dei veneziani Pietro Salamone, Giovanni Contrado, Pietro Barbo, Bertuccio Cicala e Marco Ardizone e Pietro Massario ambi fattori di Leonardo della Dina, verso i saraceni Ellel de Osso, Abraim, Azibombarac ed Ali tutti e tre de Foa, specificando le somme. Ora prega d’ essere rimborsato, facendo intendere che altrimenti sarebbe costretto a compensarsi da sè. Data in Sis. V. Langlois, le trtsor dcs chartes d’Armenie ecc., 196. 533. — 1341, ind. IX, Marzo 0. — c. 185 (191) t.° — Costituti di Emanuele Gallina di Candia, di Pietro Balbi, Marino da Canale e Nicolò Zeno circa al diritto di Giuliano di Matteo Zeno di Candia di entrare in Maggior consiglio. Vi sono nominati : Marco padre di Matteo e di Ranieri, quest’ ultimo suocero di Giuliano, Rai-nieri e Pietro figli di Matteo, Biagio capostipite di tutti i suddetti, Biagio padre di Nicolò e Marco figlio di Giovanni tutti Zeno. 534. — (1311), Aprile 3. — c. 188 (194). — Gregorio conte di Corbavia al doge. Partecipa d’ avere stipulato con Marco Foscarini conte a Sebenico la convenzione riferita al n. 535 per la difesa di quella terra. Data a Sebenico. 535. — s. d., (1341, Aprile 3). — c. 188 (194) t.° — Convenzione stipulata da Elia del fu Radovano di Elia da Sebenico procuratore di quel comune e di Marco Foscarini ivi conte, con Gregorio conte di Corbavia, faciente anche per suo fratello Budisclavo, per rintuzzare i danni e le offese de’ vicini nel territorio di Sebenico. In essa si pattuisce : I conti difenderanno i cittadini di quella terra e le costoro proprietà contro chiunque, tenendo per propri sia gli amici sia gl’ inimici di essa, trattine Venezia e il re d’ Ungheria. Quelli di Sebenico daranno aiuto ai conti quando