22 COMMEMORIGLI, LIBRO III. dere le palate e la Livenza al commercio, le parti vennero al seguente accordo : La da Camino pagherà agli ufficiali estraordinari di Venezia iOOO lire di picc. ven. per compenso delle accennate esazioni ; e i veneziani potranno passare e trafficare liberamente nel territorio della Motta e lungo la Livenza, pagando ai da Camino il solo quarantesimo. La presente fu ratificata da Samaritana predetta, da suo figlio Biachino, da Pietro della Motta contutore di quest’ ultimo, e da Nicolò di Marsilio rappresentante il comune di Venezia. Fatto in Venezia, ai SS. Apostoli, in casa della mentovata contraente. — Testimoni: Nicolò del fu Marco Contarmi, Giannino del fu Nicolò Contarmi detto Pita, Giorgio suo figlio e Marco Scafola. — Atti di Giovanni Vacondio scrivano ducale. 129. — 1328, Marzo 10. — c. 43 (49). — Iacopo re di Maiorca scrive al doge : i suoi sudditi Simone di Berengario e Iacopo Cama denunziarongli che navigando da Tebe (Stive) verso Cipro un loro fattore, Francesco Cama, con merci e schiavi caricati su nave di Bernardo di Ponzio e di Pietro Berriachi, dovette riparare a Cerigo, ove quegli abitanti sequestrarono il legno e ne uccisero 1’ equipaggio ; in seguito, i querelanti ottennero dalla regia corte di Maiorca sentenza di risarcimento contro i veneziani. Prega quindi che venga ordinato da Venezia il detto compenso sui beni degli abitanti predetti. Data a Maiorca (Id. Mart.J (v. n. 96). 130. — 1328, Marzo 15. — c. 32 (38). — Annotazione della presentazione fatta al doge da Giovanni Lioni d’ una patente degli scabini della città d’ Anversa dei 21 Agosto 1327, nella quale — dopo riportata copia di decreto del re di Francia del 21 Luglio 1326, con cui si accordava a Bindo de’ Marchi e Naldo Falconi ambi di Firenze, e a Francesco de’ Garimbanti di Genova 1’ appalto per tre anni, dall’ ultimo ,S. Giovanni, di tutte le imposte pagate dagli italiani in quel regno ; dopo riportata copia d’ altra patente che ammetteva 1’ associazione di Bonato degli Spini agli appaltatori suddetti — dichiarano : essere stato nominato agente generale di quella società Guelfo degli Amici di Piacenza ; aver costui pattuito col Lioni che i veneziani potranno trafficare in tutta la contea di Fiandra senza pagare alcunché fino al S. Giovanni 1328, avendo esso Lioni esborsato 400 fiorini di Firenze al detto agente, il quale s’impegnò a prolungare d’ un anno la mentovata esenzione quando gli vengano pagati altri 200 fiorini. 131. — 1328, ind. XI, Marzo 17. — c, 33 (39). — Leonardo del fu Adalgerio da Pola procuratore di quel comune (procura in atti di Adalgerio di Leone notaio ivi), promette di pagare entro un anno al comune di Venezia 1. 120 di grossi, in compenso dell’ aver quest’ ultimo armata una galea che gli doveva esser fornita da Pola. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. —- Testimoni : N. Pistorino cancell. grande, Nicolò de’ Gecii e Nicolò di Marchesino scriv. due. — Atti Andrea da Cavarzere. 132. — 1328, Marzo 23. — c. 33 (39) t.° — Giovanni mercante d’Augusta di-