168 COMMEMORIALI, LIBRO IV. care se la convenzione n. 245 ridondi a vantaggio del clero di Venezia, informando poi la S. Sede. Data come il n. 261 (v. n. 275). 263. — (1349), ind. II, Febbraio 13. — c. 131 (136). — Il re e la regina di Napoli alla veneta Signoria. Annunziano d’ aver deciso la spedizione d’ un’ armata di navi napoletane e di Monaco contro il re d’Ungheria, che aveva invaso i loro possedimenti. Domandano che i sudditi veneti non molestino quella flotta, ma la forniscano del necessario se ne fossero richiesti ; ordineranno ai comandanti della stessa di non offendere i veneziani, e lascieranno in balia del doge il punire quelli che contravvenissero a tal ordine. Ricercano lettere di salvocondotto pel capitano della detta armata. Data a Napoli. V. Liubió, op. cit., Ili, 112. 264. —(1349), Marzo 29. — c. 144 (149). —Bolla piccola di papa Clemente VI a Guido (d’Alvergna) cardinale prete di S. Cecilia, legato apostolico. Gli trasmette la bolla riferita al n. 32, ordinandogliene la publicazione nei paesi ad esso soggetti. Data in Avignone, anno 7 del pontificato (IV hai. Apr.J. 265. — 4349, Aprile 7. — c. 131 (136) t.° — Giovanni di Murta doge di Genova a quello di Venezia. Si scusa di non avere ancora risposto, in causa di torbidi interni, al notaio Giovanni Guido inviatogli, nè mandati a Venezia gli oratori già eletti. Ristabilita ora per opera del papa e dell’ arcivescovo di Milano la tranquillità, e tornati al dovere i fuorusciti, ordinerà ai propri soggetti d’ essere amici dei veneziani. Finisce pregando che sia ingiunto alla flotta veneta, che sta per salpare verso la Romania, di proteggere i genovesi contro i turchi ed i greci. Data a Genova. 266. — 1349, ind. II, Aprile 17. — c. 132 (137). — Commissione con cui il doge, partecipando a Giannino pievano di S. Leonardo la sua elezione a priore del-1’ ospizio di S. Marco in luogo del defunto Leonardo vescovo di Pola, determina i doveri e i diritti di quell’ uffizio, Data nel palazzo ducale di Venezia. 267. — 1349, ind. II, Maggio 9. — c. 133 (138). — Privilegio di cittadinanza per dimora di 25 anni, rilasciato a Zoncio Guascogni da Lucca. Dato nel palazzo ducale di Venezia. 268. — 1349, ind. II, Maggio 9. — c. 133 (138). — Obizzo Marchese d’ Este rispondendo a lettere ducali dichiara : voler libera e sicura, per quanto riguarda il suo territorio, la navigazione del Po conforme ai trattati ; non credere che alcun negoziante abbia a lagnarsi di lui ; potere il doge assicurare in proposito tutti i mercanti (v. n. 270). Data a Ferrara.