doge: lorenzo gelsi. 337 333. — (1362), Luglio 13. — c. 143 (144). — Barnabò Visconti risponde a lettere del doge : non potersi fidare, in quanto concerne la navigazione del Po, delle dichiarazioni dei signori di Verona e di Ferrara ; non potere i mercanti milanesi navigare in quel fiume senza la guarentigia di Venezia (v. n. 325 e 328). Data a Milano. 334. — (1362), Luglio 15. — c. 145 (146) t.° — Il duca di Lucemburgo e del Brabante al doge. Fece rilasciare, ancor prima di averne le istanze della Signoria, merci sequestrate a veneziani dal signor di Balant. Data a Brusselles. 335. — 1362, ind. XV, Luglio 22. — c. 143 (144). — Privilegio di cittadinanza, interna ed esterna, a Guido d’ Enghien signore d’ Argo e di Nauplia, nipote del duca d’Atene, in seguito al giuramento prestato dal suo procuratore Nicolò de Clario. — Con bolla d’ oro. Dato nel palazzo ducale di Venezia. 336. — s. d., (1362, Luglio 30). — c. 144 (143) t.° — Addizioni e modificazioni proposte dai consultori del comune di Venezia ai trattati, come al n. 340, approvate dal Senato ed inviate al Buonguadagni. 337. — (1362, Luglio). — c. 142 (142) t.° — Mainardo marchese di Brandem-burgo e Lusazia, conte palatino del Reno, duca di Baviera e di Carintia, conte del Tirolo e di Gorizia, avvocato delle chiese di Aquileia, Bressanone e Trento, in risposta a lettere e richieste ducali presentategli da Minello da Viterbo, dichiara di voler osservare i trattati vigenti relativi alla libertà e sicurezza dei mercanti nei suoi domini (v. n. 332). Data a Goltschach, sabbato prima della festa di S. Margherita. 333. — (1362, Luglio). — c. 142 (141) t.° — Il cavaliere Enrico di Stein (Lapide), rispondendo a lettere ducali presentategli da Minello da Viterbo, dichiarasi pronto a favorire in quanto possa i veneziani (v. h. 337). Data in Stein (Lapide), nella vigilia di S. Margherita. 339. — (1362), Luglio. — c. 142 (143) t.° — Il legato apostolico in Italia al doge. Raccomanda che si permetta 1* esercizio del suo ministero e sia assistito Bonifacio de’ Pritelli dottore di decreti e canonico di Bavenna, da lui inviato a Venezia a publicare la’ scomunica lanciata contro Bernabò Visconti ed i suoi, e a formar processo contro quelli che ebbero commercio con quel signore in onta alla scomunica. Data a Cesena. 340. — s. d., (1362, Luglio?). — c. 143 (144) t.° — Annotazioni a dichiarazione e modificazione dei trattati vigenti fra Padova e Venezia, proposte dal signore di Padova al notaio Amedeo (de’ Buonguadagni) all’ uopo inviatogli dalla Signoria, COMMEMORI ALI, TOMO IH 43