281 COMMEMORIAIJ, LIBRO VX. comune di Venezia. Riportandosi alla precedente, eccita a far giustizia al Seralerii (v. n. 102). Data come la precedente. 40. — 1358, Agosto 24. — c. 73 t.° — Pietro IV re d’Aragona al doge. Pietro Scrivani di Maiorca, venendo verso Cipro, fu assalito, nel venerdì santo 1351, nel porto di Tenedo, da 14 galee venete comandate da Nicolò Pisani, le quali presero il querelante con altri suoi compatriotti e saccheggiarono la nave (tarida), su cui erano imbarcati, appartenente a Ier Vapulo di Costantinopoli. Descrive le cose perdute dallo Scrivani e i danni derivatine, che, secondo il processo formato in Maiorca, furono valutati lire 1351, s. 15, d. 6 di reali. Chiede che Venezia paghi tal somma, altrimenti dovrà ricorrere a rappresaglia. Data in Maiorca (v. n. 160). 41. — (1358), Agosto 26. — c. 11. — Androino (de la Roche) abate di Cluny e legato apostolico in Italia al doge. Chiede libero passo per quelli che pel Po e per mare portano sale nelle terre della Romagna soggette alla Chiesa. Data a Faenza. 42. — 1358, ind. XK Agosto 28. — e. 9 t ° — Lodovico della Torre vescovo di Corone, postulato patriarca d’ Aquileia, dichiara di aver ricevuto a titolo di prestito da Marino Avonale, Andriolo Miani e Tomaso Barbarigo, camerlenghi del comune, 1500 ducati d’oro, e promette restituirli, se otterrà il patriarcato, entro16 mesi ad ogni richiesta ; se non 1’ otterrà, in rate annue di 300 ducati. Dà ad ipoteca i beni propri e quelli del vescovado di Corone. La restituzione potrà venir fatta in Venezia, Avignone, Ferrara, Rologna, Firenze o dove vorrà la Signoria. Fatto in Venezia, nell’ ospizio di S. Marco, nella sala grande. — Testimoni : Ambrogio della Torre, Maffeo e Filippo di Farra e Guglielmo da Cremona, canonici della cattedrale d’Aquileia, e Panterra del fu Napino della Torre da Milano domiciliato in Udine. — Atti Udalrico del fu Andrea da Udine notaio imperiale. 43. — 1358, Agosto 28. — c. 11 t.° — Pietro IV re d’Aragona al doge. Rispondendo al n. 33, dice di non poter differire di far giustizia al Gomarelli, essendo uso della sua corte di procedere immediatamente all’ emissione delle rappresaglie quando, sporta querela ai signori naturali dei corsari, non vengono tosto risarciti i danneggiati, il che non fu fatto dai passati dogi (v. n. 75). Data a Barcellona. 44. — (1358), Agosto 28. — c. 14. — Andruino legato apostolico in Italia al doge. Comunica 1' allegata bolla. Simeone Morosini vicario generale del vescovo di Castello gli fece sapere che la Signoria aveva negata al vicaria stesso la consegna dei preti Marco Dragono di S. Apollinare e Nicolò di Candia, di Nicolò del fu Giovanni de Artusio suddiacono di S. Samuele e Iacopo Moscono da Padova chierico, carcerati in Venezia ; ingiunge che la consegna stessa sia fatta entro 15 giorni dal-