28 COMMEMORIALI, LIBRO III. ed Alessandro ed Andrea Morosini facienti per sè, per Turco defunto, per Lodovico e per la loro famiglia; recatisi sopra i luoghi occupati, cioè a Fogolana, alla Valle grande, ai prati Bagagnati, alle Pantiere, alla valle di Lagopozo (o Lagozopo), i detti savi espongono le allegazioni delle parti, e pronunziano esser ora i fondi dei Morosini disoccupati, meno in Vaigrande, ove stanno palate ed abitazioni delle guardie doganali; doversi per tale occupazione corrispondere ai medesimi 1. 5 di gr.; e, pagate loro 1. 17, s. 16 e d. 8 per compenso di danni, siano obbligati a restituire allo Stato il resto della somma dì 1. 105, s. 16, d. 8. — Atti Marino Benedetto. Allegato A: 1328, ind. XIII, Febbraio 9 (m. v.). — Parte del Maggior consiglio, il quale, in seguito a quanto si espone nell’ allegato B, e potendosi ora lasciar liberi alcuni dei fondi occupati ai Morosini, ordina l’elezione in Quarantia di tre savi che giudichino quali terreni si possano lasciar liberi e quali lo siano, esaminino i diritti dei Morosini, determinino il compenso da darsi ad essi, e qual somma debbano restituire allo Stato. Ciò sia fatto prima della ventura Pasqua ; ciascuno dei savi abbia un onorario di 1. 50. Allegato *B: 1306, ind. IV, Marzo 3. — Copia del documento riferito al n. 265 del libro I. 161. — (1329), ind. XIV (sic), Aprile 14 (*). — c. 43 (49). — Rinaldo ed Obizzo marchesi d’ Èste scrivono al doge d’ aver ricevuto dal notaio ducale Nicolò di Marsilio 10,475 denari d’oro (ducati 6975 e fiorini 3500) in pagamento di 1500 moggia di grano vendute al comune di Venezia dal loro agente generale Iacopo de'Papirono. Data a Ferrara. (*) Sopra la lettera sta scritto: 1329. ms api. 162. — (1329), ind. XII, Maggio 2. — c. 52 (58) t.° — Il doge al re di Maiorca, in risposta alla lettera riferita al n. 129. Sentì con dispiacere 1’ accusa data a quei di Cerigo ; non avendo notizia dell’affare, ordinò al duca veneto in Candia di formare il relativo processo e far pronta giustizia. Consiglia l’invio a Venezia d’ un procuratore dei danneggiati. Termina pregando il re a proteggere i veneziani trafficanti ne’ suoi stati. Data nel palazzo ducale di Venezia (v. n. 165 e 171). 163. — 1329, Maggio 18. — c. 110 (116) t.° — Annotazione che Bettino di Pietro da Bologna ebbe la cittadinanza per dimora di 25 anni. 164. — 1329, Maggio 18. — c. 106 (112). — Tre annotazioni: che fu rilasciato privilegio di cittadinanza per dimora di 15 anni a Muzelo del fu mastro Giovanni fisico da Fano, ad Egidio de’ Benedetti da Mantova, e a Rolandino de’ Relvisì dottore in decreti da Bologna, colla condizione riferita al n. 141. 165. — (1329), ind. XII, Maggio 29. — c. 53 (59). — Ducale a Giovanni Morosini duca in Candia ed a’ suoi consiglieri. Il doge ordina loro di formar tosto processo sul fatto narrato nel documento n. 129, del quale, come di quello n. 162, ri-