278 COMMEMORIALI, LIBRO VI. Fatto in Mompellieri in casa di Gerardo Pargues. — Testimoni: Stefano Barrerie notaio regio de Castres, Pietro Castelli domicellus de Castres. — Atti Gilberto Gentile,, la cui firma è autenticata dal rettore regio. — Scritta da Pietro de Mano. 10. — 1357, ind. X, Dicembre 24. — c. 1. — Iacopo de Marginibus procuratore di Pietro II re d’ Aragona e scrittore della regia tesoreria, dichiara d’ aver ricevuto da Napoleone de’ Pontiroli e da Desiderato Lucio procuratori della veneta Signoria 20,500 fiorini d’ oro, dovuti da quest’ ultima al detto re nel corrente Natale, in forza dell’ alleanza contro Genova. Fatto in Avignone nella casa del negoziante fiorentino Nicolò di Conte. — Testimoni: Nicolò predetto, Zanobi Martini e Lodovico Rainieri fiorentini. — Atti Guido del fu Simone de Passano (v. n. 21). I 11. — 1358 (1357) ind. XI, Dicembre 28. — c. 1 t.° — Ugo di Arpaion procuratore di Raimondo d’ Albi della diocesi di Pamiers (come nell’ Allegato A) dichiara di aver ricevuto da Napoleone de’ Pontiroli e da Desiderato Lucio, procuratori del doge, 500 fior, d’ oro, in forza d’ assegno fatto da Pietro IV re d’ Aragona sul suo credito verso Venezia (v. allegati B e C e n. 21). Fatto in Avignone in casa del procuratore suddetto. — Testimoni Giovanni di Chàlus canonico di Vienna, Angelo del fu Luca da Treviso, Zanobi Martini da Firenze. — Atti come al n. 10. Allegato A: Copia dell’ ¡strumento riferito al n. 196 allegato A del libro V. Allegato B : Copia dell’assegno riportato nell’allegato B al n. 196 del libro V. Allegato C : Copia della lettera riferita nell’ allegato C al suddetto numero. 12. — 1358, Gennaio 22. — c. 3 t.° — Pietro IV re d’Aragona al doge. Prima di concedere, come n’ avrebbe diritto, lettera di marco contro i veneziani a Giovanni Gomarelli, espone le ragioni del medesimo. Narra il fatto riferito al n. 130 del libro IV ; dice che il, querelante non potè aver giustizia, in onta a replicate dimande e a regolare processo istruito in Maiorca (v. n. 397 del libro IV) da quel governatore Filippo de Boolis. Finisce pregando che sia fatta ragione al Gomarelli, onde non essere obbligato a concedergli il diritto di rappresaglia. Data a Valenza (v. n. 32). 13. — (1358), Gennaio 31. — Il legato apostolico in Italia (v. n. 41) diffida il doge a rimettergli, entro 15 giorni dalla presentazione di questa, il chierico Nico-letto di Giovanni da Venezia quivi arrestato per omicidio ; ciò per non avere i laici giurisdizione sugli ecclesiastici; e minacciando di far uso‘dei propri poteri in caso d’inobbedienza (v. n. 44). Data a Cesena, anno 6 di papa Innocenzo VI (li hai. Febr.). 14. — 1358, Api’ile 16. — c. 3. — Pietro IV re d’ Aragona a Francesco de Aversone capitano di due navi armate in Barcellona, e all’ equipaggio delle stesse. Avendo quei due legni spogliata una cocca veneta nelle acque di Maiorca, e vo-