1)0GÉ : BAftTOLAMEO GRADENIGO. 101 riconoscere tale appello ; d’ essersi quindi rivolto a Giovanni Contarmi, Leonardo Delfino e Marco Diedo avvogadori di comune, i quali passarono l’atto al Senato che 10 rigettò. Dichiara in fine di presentare il libello alle autorità ecclesiastiche predette onde lo trasmettano al pontefice, e protesta per la conservazione dei diritti del proprio mandante. Si nomina Bonporto da Porto da Vicenza notaio all’ appellazione presentata agli avvogadori suddetti. 1342, Maggio 4. — V. 1342, Maggio 20. 569. — 1342, Maggio 13. — c. 210 (217) t.° — Consulto originale dato da ' Pietro de’ Quartari da Parma e Rinuccio da Siena consultori publici, a richiesta di Nicolò Gradenigo, Nicolò Faliero e Pietro Bragadino costituiti in commissione, sopra le seguenti questioni : Se il patriarca d’ Aquileia sia tenuto dai trattati a risarcire il danno dato da Anzil di Postoina (Adelsberg) o Stamberg suo suddito, il quale, derubati alcuni sudditi veneti in Montona, aveva portato il bottino sul territorio patriarcale ; e se Venezia possa risarcirsi sulle corresponsioni annue da essa dovute a quel prelato. I consultori rispondono affermativamente. 570. — 1342, Maggio 13. — c. 211 (218). — Consulto originale simile al precedente dato dai giurisperiti Giovanni della Vazzola e Giovanni Boniolo. 571. — 1312, ind. X, Maggio 17. — c. 202 (209) t.° — Diomelde Cantelli da Genova ebbe a prestito in Trebisonda lire (o libbre ?) 602, oncie 2 e saggi 1 V2 d’ argento a peso di Genova dai veneziani Pietro Michele e Giannino Barbarigo, promettendone loro la restituzione con 10 carati d’interesse prima della partenza delle galee, e dando in pegno certe sue merci imbarcate su quelle navi e destinate a Giriforte Lercari. Partite le galee e giunte a Costantinopoli, i due creditori offrirono al podestà di Pera di consegnare le merci al destinatario, se questi estinguesse il loro credito, ma non trovandosi ivi costui proseguirono per Venezia, ove a cura degli ufficiali all’ estraordinario le merci furono vendute all’ asta, e col ricavato pagato 11 nolo e soddisfatti il Michele, il Barbarigo, Francesco da Molino, Andrea Morosini, Belletto Gradenigo bailo veneto in Trebisonda, Filippo Contarmi e Nicolò Bellegno, tutti creditori del Cantelli. Ciò premesso, ora si dichiara che Giovanni Michele procuratore dello stesso (v. n. 530), presentatosi al doge, approvò in nome del suo mandante i fatti sopra esposti, e confessò di aver ricevuto il residuo del ricavato delle merci, promettendo che il Cantelli nulla più pretenderà. Fatto nella sala delle udienze del palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : Andrea Erizzo, Ermolao Zane, Cassiano Miani, Nicolò Pistorino cancellier grande e Nicolò di Freganesco. — Atti Baffaino de’ Caresini. 572. — (1342), ind. X, Maggio 20. — c. 211 (218). — Lettera pastorale d’ II-debrandino vescovo di Padova a tutti i proprietari e conduttori di beni rurali nella sua diocesi, colla quale revoca la pastorale allegata. Data a Padova nel palazzo vescovile.