324 COMMEMORIALI, LIBRO VI. Fatto in Venezia, in casa del Giustiniani a S. Moisè. — Testimoni: Iacopo da Urbino chirurgo tiglio del fu Pietro medico, Bandino di Bartolameo da Trento, Andrea del fu Francesco Buono. — Atti come il n. 256. 259. — 1361, ind. XIII, Agosto 28. — c. 132 (133) t.° — Istromento in cui si dichiara che Tomaso del fu Francesco de Orreno da Sesto, genovese, patrono della galeotta S. Maria, che sta per salpare verso Venezia, ricevette da Leone Mosca del fu Giovanni di Levanto, pur genovese, per 195 fiorini di merci, promettendo di pagargli tal somma 15 giorni dopo giunto a Venezia, a condizione che il viaggio sia a rischio del Mosca. Fatta in Famagosta, in una bottega del comune di Genova condotta da Giovanni Pisa speziale. — Testimoni: Cancellino Trementorio, Benvenuto di Vezzano, Simone Francesco da Firenze. — Atti Sarado Musus, notaio imp. (v. n. 275 e 278). 260. — (1361), Agosto 30. — c. 121 (122). — Carlo IV imperatore al doge. Riferendosi al contenuto del n. 210, che riproduce, chiede sia tosto data soddisfazione al Monaco contro Bartolameo Bomblione (sic) di Milano, minacciando altrimenti di autorizzarlo a risarcirsi da sè (v. n. 283). Data a Praga anno 16 dei regni, 7 dell' impero. 261. — (1361), ind. XV, Settembre 2. — c. 114 (115). — Privilegio di cittadinanza simile al n. 255, rilasciato a Colucino Marsilio da Lucca. 262. — 1361, ind. XV, Settembre 2. — c. 114 (115). — Privilegio come il precedente a Filippo de’ Vanni di Pistoia. 263. — 1361, ind. XIV, Settembre 4. — c. 147 (148). — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna rilasciato per grazia a Bartolameo da Illasi di Verona abitante in Cipro, a condizione che non possa trafficare per mare. 264. — 1361, ind. XV, Settembre 6. — c. 114 (115) t.°— Privilegio di cittadinanza per dimora di 25 anni a Giacomo del fu Galvano di Centrale da Vicenza. 265. — (1361), ind. XV, Settembre 7. — c. 114 (115) t.°— Valterpertoldo ed Enrico fratelli signori di Spilimbergo al doge. Ringraziano per la promessa data a Paolo loro messo d’un prestito di 4000 ducati d’oro, metà della somma loro occorrente per avere Pordenone dal duca d’ Austria. Non possono dare malleveria, ma obbligheranno tutti i loro beni, e fatta la pace daranno anche la guarentigia (v. n. 266). Data a Spilimbergo. V. Zahn, Austro-Friulana, 133. 266. — 1361, ind. XIV, Settembre 17. — c. 115 (116). — Valterpertoldo ed Enrico del fu Bartolameo di Spilimbergo danno facoltà a Paolo del fu Vegnuto di detta terra di stipulare in lor nome quanto si legge nel n. 270 (v. n. 265 e 342).