54 COMMEMORIALI, LIBRO III. 321. — 1334, ind. II, Marzo 8. — c. 99 (105). — Risposta alle proposizioni fatte da Andrea Basilio (Baseggio) già inviato veneto a papa Giovanni XXII, consegnata a Giovanni Gradenigo ambasciatore di Venezia dal cardinale di S. Stefano sul Celio. D’ accordo col pontefice, Ugo Quiret e maestro Guido Baudet decano di Parigi nunci del re di Francia, i rappresentanti dell’ ordine di Rodi e i due ambasciatori veneti mentovati stabilirono cbe, per combattere i turchi, i contraenti dovranno mandare a Negroponte entro il Maggio 46 galee approvvigionate per 5 mesi, cioè 10 galee Rodi, 10 Venezia, 6 il re di Cipro, 6 l’imperatore di Costantinopoli, e le rimanenti il papa e il re di Francia. Per 1’ anno venturo saranno messi in campo 800 uomini d’ arme e in mare 30 galee e 32 navi. Il papa e Francia daranno 400 lancie e 16 navigli; Rodi 6 galee, 8 legni da trasporto, 200 lancie; Cipro 6 galee, 4 vascelli, 1000 lancie ; il re di Sicilia (Napoli?) probabilmente darà 4 galee e 4 vascelli; Venezia 10 galee; l’imperatore greco 6 galee ed armati. Sperasi che i genovesi e i pisani suppliranno alle deficienze. Il papa non sarà obbligato a rimpiazzare i legni da lui offerti che non si potessero approntare pel tempo stabilito, nè a pagare gli uomini d’ arme più di 12 fiorini al mese, nè a mantenere quanto sopra se vi mancassero Francia, Venezia o Rodi. Data in Avignone. — Presenti Marco Longo cancelliere ducale veneto (v. n. 264, 311 e 341). Altra copia di qnesto documento sta a c. 97 (103) t.° V. Raynaldus, Annales eccl., T. VI, p. 3, VII, Ediz. di Lucca 1750. 322. — 1334, ind. II, Marzo 13. — c. 98 (104) t.° —Privilegio di cittadinanza interna ed esterna concesso a Tomaso de Piquigny bali segreto del re di Cipro. — Con bolla d’ oro. Dato nel palazzo ducale di Venezia. Segue nota che Francesco Morosini procuratore del suddetto prestò il 17 Maggio il giuramento di cittadinanza. 323. — 1334, Marzo 17. — c. Ili (117) t.° — Annotazione come al n. 63 per Domenico detto Rizzo stacciaio da Reggio. 324. — 1334, Marzo 19. — c. 107 (113) t.° — Due annotazioni che Milone ca-sarolo (pizzicagnolo) del fu Beltrame da Feltre e Nicolò pizzicagnolo del fu Ven-dramino dal trivigiano ebbero la cittadinanza per dimora di 15 anni secondo le leggi (v. n. 6). 325. — 1334, Aprile 15. — c. 72 (78). — Annotazione che il doge, presenti Giovanni Dandolo e Nicolò Pistorino, confermò conte a Zara Marino Soranzo, la cui elezione gli fu presentata da Mica di Cande procuratore di quel comune. 326- — 1334, ind. Ili, Aprile 27. — c. 122 (128) t.° — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna concesso per benemerenze a Gocio del fu Balduccio dei Battagli da Rimini cappellano del pontefice. — Con bolla d’ oro.