74 COMMEMORIALI, LIBRO III. zoli da .Brescia giurisperito, Nicolò di Giovanni di Marchesino, Andrea del fu Bar-tolameo Zavatulo da Treviso, Lomo e Francesco de’ Gandolfini da Rimini e Viviano Callegario. — Atti Benintendi de’ Ravignani notaio imperiale e scrivano ducale. 425. — 1338, ind. VII, Novembre 15. — c. 146 (152). — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna concesso a Taddeo de’ Pepoli conservatore della pace e giustizia nella città di Bologna, ed a’ suoi figli ed eredi. — Con bolla d’ oro. Dato nel palazzo ducale di Venezia. Segue nota che simile privilegio fu rilasciato a Zerra de’ Pepoli. 426. — 1338, ind. VI, Dicembre 15. — c. 151 (157) t.° — Istrumento di qui-tanza fatto da Lepre del fu Enrico di Asenbruch, capitano delle genti di Carlo principe di Boemia, e dai seguenti ufficiali delle stesse assoldate dalla lega veneto-fiorentina contro gli Scaligeri : Giovanni del fu Oderico di Ragogna marescalcus, Randel di Percignes (Pergine ?), Randel de Villandres del fu Enrico de Predei, Alberto del fu Alberto de Reisach, Giovanni del fu Bartolameo de Lionteber, Federico del fu Bertoldo di Flochemar, Lorensiach del fu Enverardo, Enrico del fu Enrico Lopar, Nicolò del fu Odorico di Ragogna, Galvano ed Odorico di Maniago, Conzel de Lion-berch del fu Odorico, Enrico de Eberle da Bolzano, Corrado del fu Ugo di Lands-berg. Essi dichiarano di aver ricevuto da Raffaello detto Gezo del fu Nicolò, mandatario di Tomaso Soranzo e Filippo Bellegno commissari veneti, e da Nicola di Ri-nuccio, mandatario di Nardo Cerini di Nardo e di Benzo di Giovanni Bonaccorsi commissari fiorentini, fiorini 6500 d’ oro, e rinunziano ad ogni altro diritto che potesse loro competere in forza della sentenza del 16 Settembre di Lodovico duca di Baviera, sedicente imperatore, e per la fazione di Montecchio. Fatta nel palazzo del comune di Padova. — Testimoni: Bonfiglio del fu Benvenuto, Alberto del fu Albertino della Porta ambi notai, Marchesino Casalino del fu Faccio, Daniele banditore, del fu Enrico, Bernabò del fu Leonardo Sanguio, Andrea di Domenico zupario, Luca del fu Giglio tutti da Padova, Lippo del fu ser Cambio, e Iacopo d’Isabello notaio, ambi da Firenze. — Atti Lodovico detto Rosso figlio del notaio Andrea di Clemente da Padova. 427. — 1338, ind. VII. — c. 145 (151) t.° — Convenzione stipulata e conchiusa da commissari veneti e fiorentini per comporre le discordie vertenti fra Taddeo de’ Pepoli conservatore di Bologna, Manfredo e Pietro conti di Cunio ed Ostasio da Polenta signore di Ravenna, Cervia e Lugo. Le parti sì perdonano le passate ingiurie. Ostasio non potrà tener presidio nel castello di Lugo. I conti dichiareranno entro otto giorni se vogliono vivere in pace col signore di Ravenna. I diritti vicendevoli delle parti in affari di sale restino sospesi per cinque anni, poi si facciano valere in via pacifica. Siano salve in tutto le ragioni della Chiesa romana. 428. — 1338, ind. VII, Gennaio 13 (m. v.). — c. 142 (148). — Tre annotazioni : che fu conciso privilegio di cittadinanza per grazia al nobile cavaliere Vi-