18 COMMEMORIALI, LIBRO III. 110. — 1327, ind. X, Febbraio 13. — c. 18 (24). — Carlo duca di Calabria, figlio e vicario di Roberto re di Napoli, al doge ed al comune di Venezia: Prega sia ingiunto alla flotta veneta alla guardia del golfo di lasciar passare liberamente le navi che portano 3000 salme di vettovaglie all’ esercito regio. Data a Firenze. 111. — s. d., (1327, Febbraio 16). — c. 18 (24) t.° — Petizione e protesta fatta al doge da Guglielmo Pignarelli de Pigliano (1) suddito francese per sè e per Giovanni de Cruce di Mompellieri, da Nicolò Archerii procuratore di Iacopo Priore di Ventimiglia da Nizza suddito del re Roberto di Napoli, e da Bertrando Cristine di Marsiglia per sè e pel suo concittadino Lorenzo di Martino. Espongono con lunghi particolari i mali modi usati da Andrea di Nicolò Duodo veneziano per frodarli del carico d’ una cocca, da esso a loro noleggiata in Napoli per portar grano ed altro da Manfredonia o Barletta a Marsiglia od Aigues Mortes ; protestano contro la sentenza pronunziata dal tribunale del Forestiere senza il loro intervento al giudizio, e dopo molte altre querele chiedono giustizia e compenso dei danni patiti (v. n. 112). Nel documento si nominano ancora la Schiavonia, le città di Brindisi e di Trani, Iacopo Pizzamano socio del Duodo, ed i seguenti, prodotti quali testimoni a proprio favore dall’ accusato : Giovanni de Savina, Elia da Dolcigno, Domenico di Negro, Ponte ab. a S. Biagio, Guglielmo Cappo (o Coppo), Andrea Bianco ed Andrea Fradello. (1) Pignan, borgo della Linguadoca, o meglio Pignans città di Provenza. 112. — 1327, ind. X, Febbraio 16. — c. 21 (27) t.° — Bisposta del doge alla precedente : Protesta ignorare 1’ esposto ; farà rendere piena giustizia a chi di ragione quando i petenti facciano valere nei modi prescritti il loro diritto (v. n. 117). — Testimoni : Pietro da Canale, Donato Trono ed altri. 113. — 1326, ind. X, Febbraio 18 (m. v.). — c. 18 (24). — Andrea di Borgognone, procuratore della società dei Bardi, di Filippo di Rainieri di detta società, di Calzino di Michele e di Benedetto di Botto, tutti di Firenze, dichiara d’ avere ricevuto da Nicolò Pistorino cancellier grande 1. 50, s. 10, d. 5 di gr. ven. a pagamento di debito di 500 fiorini d’ oro contratto per negozi publici in Pisa verso i detti fiorentini da Giovanni Gradenigo ambasciatore veneto in Spagna e da Nicolò Vitturi detto Schiavo. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : il nob. Simone dalla Fontana, Andrea da Cavarzere e Francesco Fasolo banditore. 114. — 1327, ind. X, Marzo 4. — c. 110 (116). — Annotazione come al n. 14 per Dessa e Gregorio fratelli marinai da Pago. 115. — 1327, ind. X, Marzo 20. — c. 23 (29). — Inventario di merci ed altri oggetti, col rispettivo valore, esistenti su nave di Marino Longo catturata da sudditi del re di Napoli. Come proprietari o mittenti delle dette merci ecc. sono nomi-