DOGE : BARTOLAMEO GRADEN1G0. SO 509. — 1310, ind. IX, Ottobre 13. — c. 180 (186). — Annotazione che, sopra proposta dei provveditori di comune, fu rilasciato privilegio di cittadinanza a Francesco e Iacopo figli di Faccio Tommasini da Lucca (v. n. 585), per dimora di 25 anni. 510. — (1340), ind. IX, Ottobre 16. — c. 181 (187). — Nicolò Priuli duca in Candia ed il suo consiglio partecipano al doge che Marino Barozji, ivi giunto da poco ed interpellato per ordine della Signoria, dichiarò non solo di cedere al publico dieci piedi d’ una sua proprietà in Venezia per fare la strada delle Beccherie, ma di esser disposto ad alienarla anche tutta, lasciando in arbitrio del governo lo stabilirne il compenso. Data a Candia. 511. — 1340, Ottobre 17. — c. 180 (183) t.° — Tre annotazioni che, dietro proposta dei provveditori di comune, furono dal Senato dichiarati cittadini veneti Teduccio del fu Vendramino Tedaldi da Firenze, per dimora d’anni 15; Muzalo medico del fu Giovanni da Fano, e Guglielmo del fu Pietro de’ Mainardi da Ferrara, ambi per dimora di 25 anni. 512. — 1340, ind. IX, Ottobre 17. — c. 182 (188). — Annotazione che, dietro proposta dei provveditori di comune, il Senato approvò cittadino veneto, per dimora di 25 anni, Giovanni di Mantegella del fu Marsilio da Bologna dottore di decreti. 513. — (1340), ind. Vili, Ottobre 18. — c. 180 (186). — Il comune di Ancona partecipa al doge la deliberazione presa da quel consiglio reggente, come nell’ allegato. Data in Ancona. Allegato : 1340, ind. Vili, Settembre 28. — Deliberazione presa nel consiglio del capitano, dei dodici anziani e degli altri rettori di Ancona, nella quale si decreta : I veneziani che fuggono dalla patria con beni altrui, e riparano in Ancona, siano carcerati fino a che i frutti delle loro ruberie, portati nell’ anconitano, vengano restituiti al governo veneto. L’ arresto seguirà dietro semplice requisitoria del doge. Dopo la restituzione degli oggetti, i carcerati saranno senz’ altro liberi. Venezia faccia altrettanto nel proprio territorio da Grado a Cavarzere coi rifuggiti anconitani (v. n. 492). Scritta da Simone notaio alle riformazioni. 514. — 1340, Novembre 8. — c. 180 (186). — Annotazione come al n. 402 per Tomasino Bossono da Monza. 515. — 1340, Novembre 8. — c. 182 (188). — Annotazione come al n. 512 a favore di Francesco Alino del fu Giovanni Botazo da Piove di Sacco. 516. — 1310, ind. IX, Novembre 18. — c. 184 (190) t.° — Sentenza pronunziata da Giovanni Morosini, Giovanni Foscarini e Pietro Bragadino provveditori in COMMEMORI ALI, TOMO II. 12