DOGE! GIOVANNI SORANZO. li) nati : Nicolò Zaparino, Gabriele, Andrea ed Andriolo Pisani, Paolo Berretta, Pietro e Nicolò Michele, Marco Petenario, Marino Faliero, Federico Dandolo; come destinatari : Mazio e Filippo della Rama veneti ab. a Messina, Simone di Andrea di Palermo, Giovanni Coppo ven. ab. a Messina, ed altri di Tunisi ; venditori delle merci stesse ai primi: Enrico di Amadeo, Enrico, Lorenzo, Corrado e Nicolò de Sal-zemberg tedeschi, Cristoforo e Nicolò Sapa, Paolo Signolo, Marco Acotanto, Nicolò Zuccolo, Corrado da Neustadt, Stefano dal Pozzo, Leonardo, dai Bacili, Iacopo de Verire, Pietro de Rozio, Nicolò Buono. 116. — 1327, ind. X, Marzo 20. — c. 105 (111) t.° — Annotazione simile al n. 08 per Antonio rigattiere (frape>Ho) figlio di Pietro cavallaro da Bologna. 1327, Maggio 6. — V. 1327, Giugno 4. 117. — 1327, ind. X, Giugno 4. — c. 24 (30) t.° — Nicolò Archerii e Bertrando Cristine, procuratori come al n. Ili, in nome anche di Guglielmo Pigna-relli e soci, presentano al doge ed ai consiglieri Giovanni da Molino, Luca Ruzzini, Gabriele Trevisano, Leonardo Mocenigo e Catterino Darmario la requisitoria allegata, instando per la sua esecuzione. Il doge risponde aver adempito al proprio dovere delegando 1’ affare ai giudici del Forestiere tuttora pronti a trattarlo ; e persistendo i primi nel chiedere soddisfazione diretta, protesta non aver colpa se non ottengono giustizia; ed i petenti di rimando, non aver colpa se la giustizia loro mancò. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: Nicolò Pistorino cancellier grande, Giovanni di Marchesino e Marino notai ducali, Marcolino drapperie, Mo-necto (?) Ponzio da Nimes, Chello Brunacci di Firenze, Fattorino detto Marsilio da Firenze oste dei corrieri. — Atti Diomeldiede del fu Giovanni da Pistoia notaio imperiale. Allegato: 1327, ind. X, Maggio 0. — Boberto re di Napoli al doge: Esposto come il Pignarelli, il Priore, il Cristine ed il Martino gli abbiano sporto querela contro il Duodo pel fatto narrato al n. Ili, asserendo essi non aver potuto ottener ragione in Venezia, prega perchè siano soddisfatti, altrimenti sarà costretto a provvedervi da sè. Data a Napoli, per mano di Giovanni Grillo da Salerno professore di diritto civile, luogotenente del protonotario del regno (v. n. 119). 118. — (1327), Giugno 20. — c. 24 (30). — Nicolò Ganza sevasto e protentino d’ Avalona scrive (in dialetto) a Baliano Contarmi, pregandolo di prestar malleveria in suo favore per certo debito che teneva verso Nicolò Briosso e Marino di Variente, i quali non potè pagare per non essersi essi presentati a riscuotere. 1327, Luglio 18. — V. 1327, Agosto 10. . 119. — 1327, ind, X, Agosto 10. — c. 26 (32). — Nicolò Archerii e Bertrando