DOGI : GIOVANNI GRADENIGO — GIOVANNI DELFINO. 253 al n. 173, autorizza Guglielmo Truylols di Valenza ad esigere dai rappresentanti del comune di Venezia in Avignone la rata di 3000 fiorini d’oro, che, giusta la detta sentenza, doveva esser pagata nel prossimo Natale (v. n. 179 e 195). Fatto in Valenza (XVII. kal. Dee.). — Testimoni : Bernardo di Ferdinando Falconer e Natale Sanz scrivano. — Atti Domenico Borrasii notaio di Valenza. — Firmata da Garcia de Loris r. governatore di Valenza, e da Andrea Vitale suo notaio vicario di Dalmasio de Iaffero. 188. — 1356, Dicembre 1. — c. 100 (99) t.° — Pietro IV re d’ Aragona, dopo aver dichiarato che Venezia aveva già fatto pagare, sul di lei debito di 23,000 fiorini, 15,000 fiorini a Bernardo Cavalerii (v. n. 204 allegato A) in Avignone, autorizza Bernardo de Sariano r. domestico ad esigere i restanti fiorini 8000 scadenti nel prossimo Natale (v. n. 199). Data nella villa di Barore (Andora o d’ Arcos ?). — Testimoni : Bernardo de Cabrera, Pietro di Giordano Dutries r. maggiordomo, Matteo Mercerii e Lupo de Gurrea regi camerlenghi. — Atti Bertrando de Pinos r. scrivano. 189. — 1356, ind. X, Dicembre 5. — c. 83 (82) t.° — Privilegio di cittadinanza interna, per dimora d’ anni 12, a Gianmatteo figlio di Antonio chirurgo di Milano. 190. — (1356), ind. IX, Dicembre 8. — c. 84 (83) t.° — Il Comune di Cattaro, in risposta a lettere del doge che chiedeva desistessero quei cittadini dal danneggiare i veneziani ivi trafficanti e compensassero i danni dati e stessero ai trattati, scrive negando che i veneziani abbiano mai patito molestie, e dicendo d’aver ordinata la rigorosa osservanza dei trattati stessi quantunque spirati. Le accuse mosse al comune derivano da malevoli. Un oratore del medesimo farà in breve constare il vero ; intanto non voglia il doge far novità. V. Liubió, op. cit., Ili, 335 191. — 1356, Dicembre 12. — c. 84 (83). — Si attesta che il nobile Marcello de’ Mari, confinato in Venezia giusta gli ordini del comune di Genova, si presentò al doge e al consiglio minore. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : Stefano Ciera ed Amedeo de’ Buonguadagni. — Atti Bartolameo da Gallarate. 192. — 1356, Dicembre 13. — c. 89 (88). — Bolla piccola d’Innocenzo VI papa al doge. Partecipa il contratto stipulato da Napoleone de’ Pontiroli procuratore del comune di Venezia presso la S. Sede colla Camera apostolica, pel pagamento di 19,200 fiorini d’ oro da farsi in Fermo od Ancona, come al n. 208, e ne chiede 1’ esecuzione (v. n. 206). Data in Avignone anno 4 del pontificato (Id. Dec.J. 193. — 1356, Dicembre 14. — c. 98 (97). — Pietro IV re d’ Aragona dichiara che, dei 23,000 fiorini d’ oro dovutigli nel prossimo Natale dal comune di Venezia,