260 COMMEMORIGLI, LIBRO V. 217. — 1357, ind. XI, Febbraio 6 (m. v.). — c. 115 (114) t.° — Ducale che ai-testa avere i consigli minore e dei XL decretato che fra’ Pasino del pio luogo della Pietà possa andare limosinando sui piati (sorta di barche) da vino, come faceva già fra’ Petruccio, per sostentamento dei ragazzi ricoverati in quell’ ospizio. Data nel palazzo ducale di Venezia. 1357, Febbraio 7. — V. 1357, Gennaio 30'. 218. — 1357, Febbraio 8. — c. 97 (96) t.° — Pietro IV re d’ Aragona a Giovanni Gradenigo doge e al comune di Venezia. Chiede si paghino 2000 fiorini al cardinale Nicolò (Rossel) detto d’Aragona, a conto della somma dovuta ad esso re nel venturo Natale, verso rimessa per parte del cardinale di ricevuta regia in data odierna. Data a Saragozza. 219. — (1357), Febbraio 20. — c. 88 (87). — Posposta della veneta Signoria al n. 213. Ringrazia dell’avviso, sperando che Genova saprà ridurre aldovere i pirati. 220. — (1357), Marzo 10. — c. 89 (88). — Lodovico conte di Fiandra e del Brabante, rispondendo a istanze fattegli dal doge, dichiara che le cinque galee spedite da Venezia in Fiandra saranno coi loro equipaggi e passeggeri sicure e protette in tutti i territori d’ esso conte. Data a Bruges (v. n. 221). 221. — 1356 (1357), Marzo 12. — c. 89 (88). — Il borgomastro, gli scabini e il comune di Bruges, rispondendo a lettere del doge, dichiarano che le galee veneziane, ed i negozianti imbarcativi, saranno ben accolte e trattate in quella città, giusta gli ordini del conte di Fiandra (v. n. 220) e salvi i diritti della città stessa. 222. — 1357, ind. X, Marzo 14. — c. 28 (26). — Annotazione di privilegio di cittadinanza per dimora di 25 anni rilasciato a Francesco de Albrigo correggiaio da Padova. 223. — 1357, ind. X, Marzo 17. — c. 88 (87) t.° — Mandato (Recordalio) con cui il doge dichiara di aver depositato presso i procuratori di S. Marco, Marco Loredano e Nicolò Lioni, ordinando loro di custodirle, diverse carte date alla Signoria in pegno di prestito da essa fatto a Folco marchese d’ Este. — Le carte erano: Testamento d’ Azzone d’ Este signore di Ferrara, Modena e Reggio conte di Adria in atti del notaio Galvano di Sarzano (1308); aggiudicazione di eredità a Folco suddetto ; inventario dell’ eredità di Azzone devoluta a Folco, compilato da Bonaguro curatore dell’ eredità stessa e scritto da Napoleone de Basilio del fu Napoleone di S..Pietro, ambi notai di Ferrara (1309); donazione di beni in Ferrara, in Adria e nel Polesine, fatta nel 1309 da Azzone a Folco. Dato nel palazzo ducale di Venezia.