292 COMMEMORIALI, LIBRO VI. de’ Ravignani cancellier grande, ed i notai ducali Amedeo Buonguadagni, Deside-derato Lucio, Pietro del fu Iacopino e Lorenzo di Ugolino de’ Bicci. — Atti come al n. 71. 83. — 1358, ind. XII, Novembre 22. — c. 71. — Privilegio di cittadinanza interna concesso a Giovanni del fu Guidotto de Relogiis (Orologi) per dimora di 12 anni. 84. — 1358, ind. XI, Novembre 24. ■— c. 22 t.° — ¡strumento in cui si di- 7 7 chiara che il procuratore della veneta Signoria (v. n. 82) e quello di Gasparolo Verubio (v. n. 62) elessero ad arbitri Pietro di Albuccio de Vico e Francesco Damiani, giurisperiti di Pisa, per terminare ogni lite vertente fra Venezia o singoli veneziani ed il Verubio, specialmente pei danni avuti quando fu arrestato presso Volano da Giovanni Morosini ivi visdomino veneto, trasferito nella casa dell’ abate di Pomposa in Codigoro, e finalmente consegnato al connestabile del marchese d’ Este Pagano di Castellarano, per cui dovette pagare 6000 ducati d’ oro di riscatto. Gli arbitri avranno facoltà .di procedere per qualsiasi questione vertente fra le parti fino a sentenza pronunziata, restando però sempre nelle forme del diritto. Esse compariranno in Pisa davanti agli arbitri prima del 20 Marzo venturo, e questi compiranno il loro mandato prima della Pasqua 1360. Fatto nella cappella di S. Leonardo della chiesa di S. Marco di Venezia. — Testimoni : Filippo del fu Giovanni de’ Megliorati da Reggio dottor di leggi, Edoardo del fu Arrigo de’ Turati (o Curati) di Milano dottor di leggi, Ermolao di Lorenzo Foscarini, Giovanni del fu Giovanni Pagnani da Milano abitante a Venezia, Paolo del fu Alberto d’ Antignate notaio milanese. — Atti come il n. 71 (v. n. 183). 85. — (1358), Novembre' 30. — c. 26. — Francesco da Carrara signore di di Padova, rispondendo a lettere ducali che lo accusavano di respingere 1’ arbitrato nella lite Contarini-Monfumo col negare l’adesione alla produzione dei trattati, dice quella lite affare privato ; insta che si giudichi in Padova se tocchi il diritto publico ; pel resto permette si sottoponga a giudici stranieri. Data a Padova (v. n. 80 e 206). 86. — 1358, ind. XII, Dicembre 18. — c. 13 t.° — Annotazione che fu rilasciato privilegio simile al n. 58 a Biagio di Iacopo lavoratore di seta da Lucca. 87. — 1358, ind. XII, Dicembre 18. — c. 25. — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna per dimora di 25 anni, rilasciato a Biagio di Iacopo (lacobi) da Lucca lavoratore di seta. 88. — 1358, ind. XII, Dicembre 19. — c. 22. — Privilegio di cittadinanza rilasciato ad Aresmolo Calderario da Monza, il quale ebbe sanatoria di 15 anni in forza del decreto 11 Agosto, e quindi, avendo dimorato in Venezia per 10 anni, fu dichiarato cittadino di 25 anni. Con bolla d’ argento.