180 COMMEMORIALI, LIBRO IV. Guerra, Simeone di Giovanni Bertoldo e Pasqualino di mastro Biagio da Porta bu-sira, tutti della stessa città; che fino all’ arrivo di questi ultimi restino a Venezia i loro concittadini : Francesco de Spela, Papone dall’Argento, Giovanni di ser Guerzi, Pietro de Vida, Artilippo di Giustino ; che siano confinati : Palamede dall’ Argento, Antonio Belgremoni e Giovanni di Francesco Spela ; e finalmente che siano rimandati a casa : Almerico di Papone, Simeone degli Ansedi, Angelo di Tolomeo, Matteo, del Merizo, Iacopo de Casto, Facina di Gruaro, Pietro Biaffa, Ambrogio Lìgnani, Pietro di Simeone Muglesana, Francesco de Berto, Odorico Caroti, Domenico de Verzier, Margarito di Mafon, tutti egualmente di Capodistria. Ciò in vigore di deliberazioni del Senato del 5 Ottobre 1349 e del 5 Marzo 1350. 330. — 1350, Marzo 16. — c. 166 (171). — Corrado (Goblin) capitano generale imperiale a Belluno, rispondendo a lettere del doge, dice d’ aver ordinato che sull’ entrate di quel comune siano pagate lire 50 di piccoli al mese a Marco da Fano fino all’ estinzione del costui credito ; saldato questo, farà pagare il credito di Iaco-bello Giusto in rate mensili di lire 40. Data a Belluno. 1350, Marzo 17. — V. 1340, Gennaio 20. 331. — 1350, ind. III, Marzo 18. — c. 165 (170) t.° — Bernardo e Pancrazio Giustiniani, Andrea Erizzo, Stefano Contarini procuratori di S. Marco danno facoltà ad Andrea (de Oltedo) da Cremona di chiedere e ricevere da Gualberto vescovo di Ceneda la conferma dell’ investitura riferita al n. 405 del libro III, e l’immissione in possesso nei feudi di Serravalle, Cavolana, Formeniga e Reghenzuolo, salvi i diritti dei detti mandanti sugli altri castelli come al n. 68. Lo autorizzano inoltre a prestare al vescovo in loro nome il giuramento di vassallaggio e d’ osservanza delle Convenzioni (v. n. 193). Fatto nella procuratia di S. Marco. —- Testimoni : Gerardo prete di S. Eustachio, Luca prete di S. Maria nuova, Andrea Trevisano, Giovanni Paolo gastaldo dei detti procuratori. — Atti Bonifacio figlio di Mastro Concino da Modena scrivano ducale. 332. — (1350), ind. III, Aprile 2. — c. 168 (173) t.° — Lodovico e Giovanna re e regina di Napoli rispondono al doge aderendo alla di lui richiesta del prolungamento, a tutto l’anno della IV indizione, del termine entro il quale doveva venir fatta la tratta del frumento dal regno già venduta ai veneziani da re Roberto, quantunque essa avesse potuto farsi prima dell’ invasione del regno. Data a Napoli (v. n. 335). 333. — 1350, ind. Ili, Aprile 10. — c. 166 (171) t.° — Privilegio di cittadinanza per dimora di 25 anni, rilasciato a Marco figlio di Franzolo de Raude (da Rhò ?). — Con bolla d’ argento. Dato nel palazzo ducale di Venezia.