DOGE! FRANCESCO DANDOLO. 07 pattuirono : Le autorità regie desisteranno da ulteriori pretese a favore del Cama e compagno; le rappresaglie saranno revocate, e sarà restituito tutto ciò che fu tolto ai veneziani ; il Trevisano pagherà 2000 lire di Maiorca a titolo di compenso e farà ratificare la presente dal comune di Venezia, che recederà da ogni ulteriore pretesa. — Dopo tutto ciò i detti giurati, cioè: Arnaldo di S. Cilia domicello, Ponzio di Guglielmo Somi (o Sonu), Pietro di Rosso, Pietro de Fonte, Ughetto Seta ed Arnaldo Sa Quitana, dichiarano avere il Trevisano pagato la predetta somma e ratificato e promesso quanto sopra. Quest’ ultimo poi confessa di avere ricevuto dai giurati stessi lire 2276, s. 6, d. 6 per restituzione di contribuzioni estorte ai veneziani Iacopo da Veglia, Berno Trevisano, Iacopo Girardo, Marco Bembo, Pietro Veniero e Giovanni di Castello ; più lire 640 fatte pagare alle dette otto galee ; e promette che il comune di Venezia ratificherà la presente entro un anno, facendosi esso Trevisano mallevadore del risultato. Fatto in Maiorca nella residenza dei giurati. — Testimoni : Guglielmo Saco-sta, Paolino Brendo e Giovanni Penti di Maiorca. — Atti Guglielmo Marimondi notaio di Maiorca. Allegato : 1335, ind. Ili, Aprile 22. — Giovanni Cocco detto Negro dà facoltà a Marino-Trevisano di agire in suo nome in Maiorca ed altrove, in giudizio e fuori, e d’intraprendere qualunque specie d’affari, con autorità di nominare altri procuratori, Fatto in Rialto. — Testimoni: Viviano Santo e Bartolameo Trevisano preti. — Atti Odorico Bruto prete di S. Moisè e notaio. 388. — 1336, ind. V, Ottobre 29. — c. 139 (145). — In risposta a lettere del doge, portanti querela contro Raimondo di Peralta regio ammiraglio d’Aragona, il quale nell’ estate scorso aveva catturata presso Pantellaria la nave del veneziano Paolo Leoni carica d’ allume di ragione di Marino Faliero, Bertone Loredano, Pietro, Marco e Michele Bragadino, mentre veleggiava da Costantinopoli verso Maiorca e Cadice, e 1’ aveva costretta a scaricare in Trapani ; Federico re di Sicilia dichiara: Sapere la venuta dell’ ammiraglio nelle acque siciliane, ignorare il fatto suddetto denunziatogli anche dall’ oratore veneto Leonardo Loredano che fu invitato a rivolgersi alla regia curia, avere intanto ordinato il sequestro di tutto l’allume esistente in Trapani ; per ciò che spetta all’ ammiraglio, ne farà giustizia secondo il diritto che potrà avervi sopra. 389. — 1336. — c. 131 (137) t.° — Elenco dei cardinali di S. R. Chiesa nel II anno dpi pontificato di Benedetto XII. — Vescovi: Guglielmo di Sabina, detto mes-ser di Baiona (1); Pietro di Palestrina vicecancelliere della curia romana; Bertrando di Ostia e Velletri, detto du Pouget già legato in Lombardia (2); Ganse-lino di Albano penitenziere ; Giovanni di Porto signore di Comminges (1 e 2) ; Annibaldo di Tusculo, detto Napolitano (1 e 2); Maffeo di Sabina (1 e 3). — Preti: Guglielmo dei SS. Quattro Coronati cisterciense ; Matteo Orsini dei SS. Giovanni e Paolo (1, 2 e 3) ; Pietro di S. Martino nei Monti, detto messer di Chartres (1 e 2); Pietro di S. Prassede spagnuolo (1); Irnberto dei SS. Apostoli, di Mompellieri, detto Du-