244 COMMEMORALI, LIBRO V. Fatto in Rialto presso il banco di cambio di Filippo de’ Maffei da Verona. —-Testimoni: Pino de Ammamis (?) da Modena giurisperito, Guido del fu Zanoto Leoni, Manfredo degli Ubriachi, Pietro Solario, Benedino Vimercati, tutti abitanti a Venezia, e Lodovico di Carnevario de’ Carnevarì notaio da Mantova. — Atti Bartololameo da Gallarate notaio imperiale e scrivano ducale. 146. — 1356, ind. IX, Marzo 24. — c. 56 (54) t.° — Bartolameo Orso procuratore come al n. 144, libera Andrea Giustiniani procuratore di Marco Comaro cavaliere, Rainieri Morosini procuratore di Pietro suo fratello, Andrea Trevisano procuratore di Pietro suo fratello, Luca Leoni e Benedetto Delfino, rappresentante Giovanni suo padre, dalla malleveria da essi e dai loro mandanti prestata, come si dice al n. 76. Fatto nella cancelleria di Venezia. — Testimoni : Desiderato Lucio, Damiano de’ Zandegiulii da Parma e Nicolò da Parma scrivani ducali. — Atti come il n. 145. \ * 147. — 1356, ind. IX, Marzo 25. — c. 73 (71). — Il nobile cavaliere Bernardo Gavalerii consigliere e procuratore di Pietro IV re d’ Aragona, dichiara di aver ricevuto dagli ambasciatori veneti alla S. Sede Bragadino e Faliero 23,000 fiorini d’ oro, in forza della convenzione mentovata al n. 159. Fatto ed atti come al ri. 133. — Testimoni: Stefano arcivescovo di Tolosa, Rinaldo vescovo di Palencia e Napoleone de’ Pontiroli. 148. — 1356, ind. IX, Marzo 29. — c. 58 (56) t.° — Egidio Albornoz cardinale legato negli stati della chiesa in Italia, Egidio di Oulches canonico di Soisson suo tesoriere e Basco di Sancio de Goni, ambi procuratori di Guglielmo de Benavent arcidiacono delle Ardenne nella chiesa di Liegi cappellano e chierico del papa e suo tesoriere generale in Italia (procura in atti di Bonfantino del fu Iacopo Rachi notaio imperiale, rilasciata solidalmente anche a Giovanni da Radicofani e Pietro di Camaggiore alla presenza dei nobili Alberto Ricasoli, Bernardo de Benavent, Bernardo Canti e Guido de Branzamulio), dichiarano di aver ricevuto, in obbedienza all’ allegato, da Lorenzo Soranzo e Federico Michele procuratori del comune di Venezia 30,000 ducati d’ oro, in cambio di pari somma pagata in Avignone dal camerlengo e tesoriere papali agli ambasciatori veneti ivi residenti. Fatto in Ancona nel giardino del palazzo vescovile. — Testimoni : Enrico da Sessa dottore in ambe le leggi, Alferiso di Fernando de Oceania canonico di Palencia, Lodovico de’ Visdomini di Monticello da Parma canonico ivi, e i veneziani Andrea Salimbeni, Pietro Dente e Giovanni Trevisano. — Atti di Alfonso del fu Martino di Pastrana della diocesi di Toledo, e di Andrea del fu Giovanni de Oltedo da Cremona scrivano ducale. Allegato: (1356), Febbraio 10. — Bolla piccola d’Innocenzo VI papa al legato e al tesoriere papali in Italia sopradetti. Stefano arcivescovo di Tolosa camerlengo e Reginaldo vescovo di Palencia tesoriere papali promisero agli ambasciatori veneti Nicolò Faliero e Iacopo Bragadino di pagare loro 30,000 ducati o fiorini d’ oro entro il 24 marzo venturo, a condizione che egual somma sia pagata nel detto