doge: bartolameo gradenigo. 85 rinnova a favore dì Samuele figlio di Abba figlio di David ebreo di Negroponte e de' suoi figli Parna, David e Starnati il privilegio di cittadinanza già concesso a quella famiglia dai dogi anteriori (v. n. 301); con ingiunzione a tutti di trattare i detti ebrei in conformità. Data nel palazzo ducale di Venezia (v. n. 486). 486. — s. d., (1340, Aprile 12). — 'c. 166 (172). — Ducale a Benedetto da Molino bailo e capitano a Negroponte ed a’ suoi consiglieri. In seguito alla patente n. 485, si ordina loro di trattare come cittadini veneziani gli ebrei in quella nominati ed i loro discendenti. Data come il n. 485. 487. — 1340, Aprile 27. — c. 165 (171). — Esposizione di Riccardo vescovo di Bisaccia, cappellano di Roberto re di Napoli ed inviato di Edoardo (III) re d’Inghilterra al doge. Eduardo è in armi contro Filippo re di Francia che invase la Normandia, parte dell’ Aquitania, 1’ Angiò, il Saintonge colle isole e la contea di Pontoise in Piccardia, paesi appartenenti all’ Inghilterra. Propose a Filippo di terminare le contese in singoiar tenzone o con altro giudizio di Dio, ina inutilmente. Chiede ora a Venezia 40 o più galee da pagarsi anticipatamente, o almeno che essa non soccorra la Francia. Domanda inoltre i suoi uffici affinchè Genova stia neutrale e cessi dall’ offendere gl’ inglesi. Offre esso Edoardo ai veneziani trafficanti in Inghilterra immunità e privilegi e trattamento pari agl’ inglesi e preferenza a tulli gli stranieri, ed è pronto a far redigere i diplomi di fsancbigia con tutti i vantaggi che Venezia potesse desiderare (v. n. 488 e 189). 488. — 1310, Aprile 27. — c. 165 (171). — Addizione alla precedente, contenuta in carta separata. Re Edoardo invita il doge a mandare due o almeno uno de’ suoi figli alla corte d’Inghilterra, ove sarà degnamente onorato. 489. — 1340, Aprile 27. — c. 165 (171) t.° — Risposta del doge alle precedenti n. 487 e 488. Venezia vede con dispiacere le dissensioni fra 1’ Inghilterra e la Francia, e ben volentieri si adoprerebbe a pacificarle. Non può concedere aiuti di navi avendo a resistere alle imponenti forze dei turchi, contro i quali essa è 1’ unico scudo della Romania. Nemmeno trova conveniente di scrivere a Genova come vorrebbe il re. È grata dei privilegi che questi vorrebbe accordare ai di lei cittadini, e lo prega di far sì eh’ essi possano goderne. 11 doge ringrazia, ma declina 1’ onore che il re vorrebbe fare ai suoi figli. V. Brown, Calendar, I, 8. 490. — 1310, Maggio 15. — c. 172 (178) t.° — Annotazione come al n. 68 per Coluccio dalla seta del fu Federico Rinaldi da Lucca. ■> 491. — 1310, ind. Vili, Maggio 21. — c. 172 (178). — Privilegio di cittadi-