DOGE: GIOVANNI GRADENIGO. 251 176. — 1356, Luglio 18. — c. 68 (66). — Pietro IV re d’ Aragona scrive al doge d’ aver ricevuto da Andrea de Oltedo il documento n. 159, e di avere consegnata al medesimo la propria ratifica della convenzione in quell’ atto mentovata, dopo giuratane 1’ osservanza. Data a Perpignano. 177. — (1356), Luglio 18. — r. 75 (73) t.° — Alberto duca d' Austria al doge. Ringrazia per la sicurezza promessa ai suoi sudditi negli stati di Venezia non ostante la guerra fra questa e il re d’ Ungheria. Assicura che i veneziani saranno sicuri e protetti in tutti i territori ducali. Data a Vienna (v. n. 178). V. Ltdbió, op. cit., Ili, 328. 178. — (1356), Luglio 18. — c. 75 (73) t.° — Enrico Straìher borgomastro e il comune di Vienna al doge. Ringraziano per la sicurezza promessa ai viennesi trafficanti negli stati veneti, e si riferiscono alla lettera precedente per ciò che risguarda i veneziani viaggianti nei territori austriaci. Data a Vienna. 179. — 1356, Luglio 20. — c. 67 (65) t.° — Pietro Martini procuratore di Valenza Muntaner Mazana (v. n. 130) dichiara d’ aver ricevuto da Andrea di Oltedo procuratore del doge di Venezia il documento n. 173 (v. n. 187). Fatto a Perpignano. — Testimoni: Iacopo di Castiglione notaio, Guglielmo Clerini scrivano ambi di Perpignano. — Atti Pietro Forrolli notaio regio a Perpignano. 180. — 1356, ind. IX, Luglio 20. — c. 74 (72) t.° — Convenzione stipulata da Volrico di Reifemberg con Simeone Dandolo, Bernardo Giustiniani procuratore di S. Marco e Lodovico Vitale, commissari veneti, per condurre 60 barbute ai servigi di Venezia nell’ Istria, in Friuli e nel Carso. V. Archivio veneto, XV, 152. 181. — 1356, Luglio 21. — c. 76 (74). — Contratto (in dialetto) stipulato da Bonaguisa falegname e da mastro Giunta, abitanti a Ferrara, colla Signoria. Questa presterà loro 1000 ducati d’ oro, ed essi costruiranno 4 molini sopra sandoni da collocarsi in luogo a lor scelta nel canale di Castello, non ostante 1’ opposizione di chi si sia. La somma sarà dai due suddetti restituita in rate annuali di 150 ducati, e della restituzione sta mallevadore Lorenzo Querini (v. n. 183). 182. — (1356), Agosto 10. — c. 80 (79). — Bolla piccola d’Innocenzo VI papa al doge. Ripete i lagni già fatti, per mezzo di Bongiovann* vescovo di Fermo e per lettera, per la guerra fra Venezia e il re d' Ungheria che nuoce ad una vigorosa azione in Oriente. Il detto re è disposto ad accettare 1’ arbitrato pontificio. Intima al