130 COMMEMORIALI, LIBRO IV. radunarsi con lui ogni giorno fino all’ esaurimento degli affari stessi, dichiarando contumaci quelli che non intervenissero. Fatto come il n. 73. — Testimoni: prete Giovanni, Gabriele e Guido testimoni nel n. 73 e Nicolò di Marco Biondo da Venezia (v. n. 75). 75. — 1313, ind. XI, Ottobre 11. — c. 32 (29) t.° — Verbale della sessione tenuta dal vescovo e dai canonici di Ceneda nominati al n. 74, nella quale fu deciso che il vescovo rinnovi e confermi a favore di Marco e Andreasio Morosini, Marco e Giustiniano Giustiniani, e Benedetto da Molino, procuratori di S. Marco di Venezia, l’investitura dei castelli e terre di Serra valle, Valmareno, Formeniga, Regenzuolo, Fregona, Cavolana, Cordignano, Solighetto, e di tutti gli altri già tenuti dai signori da Camino di Sopra, con obbligo di difendere la chiesa di Ceneda dai suoi nemici. Fatto come il n. 73. — Testimoni come al n. 74 (v. n. 76). 76. — 1343, ind. XI, Ottobre 12. — c. 33 (30). — Verbale simile al n. 75, meno i testimoni, che qui sono : Perazzo Baciacomare (de'Baxacomatris), Petruccio del fu Genesio Gozzadini, Maso del fu Gerardo di S. Giovanni, tutti da Bologna, e Gabriele not. di Catanio not. da Ceneda (v. n. 77). 77. — 1343, ind. XI, Ottobre 13. — c. 34 (31). — Documento simile al n. 77, meno i testimoni, che qui sono : prete Giovanni figlio di Pizato da Ceneda, Giovanni della Fontana da Ferrara e Nicolò Biondo da Venezia (v. n. 78). 78. — 1343, ind. XI, Ottobre 14. — c. 34 (31) t.° — Verbale della conferma fatta dai canonici componenti il capitolo di Ceneda (v. n. 74), dell’investitura accennata al n. 75 a favore dei procuratori di S. Marco di Venezia, rappresentati da Nicolò Zancani (v. n. 70). L’investitura viene pur confermata dal vescovo, che dà al Zancani licenza di prendere possesso dei beni investiti. Quest’ ultimo presta nelle mani del vescovo predetto il giuramento di fedeltà. Fatto nella chiesa di S. Tiziano di Ceneda. — Testimoni: Cattaneo, Salvagno, Tiziano ed Andrea tutti notai, Iacopo, Francesco di Bomagno, Leonardo Barberio, Andrea Stantulo, Matteo Pelipario (pellicciaio ?) tutti di Ceneda (v. n. 79). 79. — 1343, ind. XI, Ottobre 14. — c. 36 (33). — Il vescovo e il capitolo di Ceneda creano loro procuratore Pietro da Mosso S. Maria di Biella diocesi di Vercelli, rettore della chiesa di Mosso e vicario generale d’esso vescovo, autorizzandolo a mettere il rappresentante dei procuratori di S. Marco di Venezia in possesso dei castelli e luoghi nominati nel n. 78. Fatto nella chiesa di S. Tiziano di Ceneda. — Testimoni : Amadeo, Cattaneo, Salvagno e Tiziano notai e Francesco di Romagno, tutti di Ceneda (v. n. 80). 80. — 1343, ind. XI, Ottobre 14. — c. 36 (33) t.° — Il procuratore del vescovo e del capitolo di Ceneda (v. n. 79) mette quello dei procuratori di S. Marco