120 COMMEMORIALI, LIBRO IV. Fatto nella sala nuova del palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: Ranuccio da Siena giurisperito e Nicolò Pistorino cancellier grande. — Atti Amedeo de’Buon-guadagni, notaio imperiale e scrivano ducale (v. n. 45). 30. — 1343, Gennaio 5. — c. 11 (8). — Corrado borgomastro e il comune di Vienna al doge Bartolameo Gradenigo e a tutti i magistrati di Venezia. Partecipano T arresto, eseguito in Vienna, di Giovanni Natale, che si diceva fuggito da Venezia con grossa somma di danaro; pregano sia loro fatto sapere se veramente il Natale meriti punizione, avendo egli un salvo condotto veneto per sè e per suo fratello Gabriele. Data a Vienna. 31. — (1343), Gennaio 27. — c. 11 (8) t.° — Guglielmo cardinale prete dei SS. Quattro Coronati, legato apostolico, scrive alla Signoria veneta esortandola a non negare più oltre a Bertrando patriarca d’ Aquileia le somme dovutegli pei diritti dell’ Istria, e a cedergli il libero e tranquillo possesso del suo castello di Ca-volana. Data a Vercelli (v. n. 17 e 40). 32. — (1343), Gennaio 27. — c. 144 (149). — Bolla ad perpetuanti rei memoria,m con cui Clemente VI papa decreta che nel venturo 1350 i fedeli possano conseguire le indulgenze concesse già da Bonifacio Vili nel 1300, e che ciò abbia luogo in perpetuo di 50 in 50 anni. Adduce le ragioni di tal determinazione, e prescrive le condizioni per ottenere le indulgenze (v. n. 264). Data in Avignone, anno 1 del pontificato (VI hai. Febr.J. V. Raynaldus, Ann. eccl., VI, 487. 33. — 1343, ind. XI, Febbraio 15. — c. 11 (8). — Verbale dell’udienza data dal doge Andrea Dandolo a Padovano del fu Albertino da Rubino inviato di Ubertino da Carrara signore di Padova. Il Carrarese chiede permesso di costringere i coloni e dipendenti dei sudditi veneziani a partecipare ai lavori per la difesa del territorio padovano dalle acque. Il doge per favore speciale aderisce alla domanda, purché ciò non serva di base a future pretese di diritto, e senza che sia derogato ai trattati vigenti. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: Nicolò Pistorino, Raffaino de’ Caresini notaio dei XL e Marco Vacondio notaio della cancelleria ducale. — Atti Giovanni Guido. 34. — 1343, Febbraio 19. — c. 49 (54) t.° — Due annotazioni, che Giovanni Landò del fu Gerardo da Valmareno, e Milone casarolo da Feltre ebbero privilegio di cittadinanza per dimora di 25 anni. 35. — 1343, Marzo 11. — c. 12 (9). — Marco Buono scrivano ducale attesta d’ aver intimato a Bartolameo (Frangipani) conte di Veglia di pagare entro un