DOGE: GIOVANNI DELFINO. 277 Natonis sostituti e scrivani di Pietro Egidii, Stefano Borrilhonis ed Ugo Pecii notai, coll’ autenticazione delle costoro firme come al n. 5. Allegato A : 1335, Marzo 9. — Processo instruito da Raffaele de Furneto podestà di Scio, ad istanza di Giovanni Tascher nipote e fattore di Raimondo Se-ralerii di Narbona, per danno recatogli dai veneziani Brati Guido, Costantino Cicolo e Pietro Nani, contenente : 1.° La petizione dell' attore, 2.° Proclama relativo fatto in Scio. 3.° La esposizione del fatto scritta, in siciliano, da Pietro di Alamanno scrivano della nave depredata appartenente al messinese Rizzardo Campulli. 4.° La deposizione dei testimoni. In questo documento sono pure nominati : Nicolò da Castel fiorentino banditore in Scio, Nicolò Sacchetti da Firenze, Paolo Campola, Biagio Preza, Giovanni Paglini e Roberto di Robia, tutti quattro da Messina, Fardino Fardini, Antonio Gentile, Pietro Mondavitio da Nizza, Antonio Querdo del Piemonte, Domenico Zeybet di Fa-magosta e Pino da Messina, gli ultimi quattro come testimoni costituti. Atti Bartolameo de Via notaio della Curia di Scio. Allegato B : Copia del documento riferito nell' allegato B al n. 3 (v. n. 7). 7. — 1357, Maggio 9. — c. 57. — Copia autentica del processo allegato rilasciata come al n. 6. — Fatta ed atti come al n. 6. Allegato A: 1355, Aprile 23. — Processo instruito nella curia di Rodi dal castellano Bertrando du Pouget e dal giudice Guglielmo de’ Formagiarii, ad istanza di Giovanni Tascher e Giovanni Oda agenti di Raimondo Seralerii di Narbona, per danni dati loro dai patroni di galee veneziane Pietro Nani, Costantino Cicolo e Brati Guido ; contenente : 1.° La petizione dei querelanti. 2.° Il proclama relativo fatto in Rodi. 3.° I costituti dei testimoni. 4.° La esposizione del fatto (atto d’ accusa) in dialetto siciliano. Vi sono nominati: Rizzardo Campora da Messina, Pietro Lamarii suo scrivano, Castellano Bello, Antonio Gentile, Antonio Coardo da Chieri. 8. — 1357, ind. X, Giugno 22. — c. 38. — Guglielmo Roger di Beaufort visconte di Turenna cede, in ricompensa di servigi ed a titolo di donazione, a Stefano de Batuto camerlengo di Pietro (Roger) cardinale diacono di S. Maria nuova la grazia mentovata nell’ allegato A al n. 109. Fatto in Avignone, nella stanza del cessionario. — Testimoni: Elia di Leonardo abate di S. Vincenzo nella chiesa di Toledo e Pietro Lapluo della diocesi di Limoges. — Atti Raimondo Teulerii prete di Septfontaines nella diocesi di Cahors. 9. — 1357, Novembre 3. — c. 49 t.° — Raimondo Seralerii di Narbona, abitante a Mompellieri, cittadino di Cipro, dà facoltà a Pietro Martini di Narbona e Stefano Arnaudi di Mompellieri di reclamare da qualunque il risarcimento dei danni recati ai suoi agenti (v. n. 3), e di fare tutti gli atti necessari a conseguirlo.