DOGE: GIOVANNI DELFINO. 287 Fatto come il n. 36. — Testimoni: Leonardo di Montalto, Bartolameo Brato de Vulturo e Pietro de Boza cancelliere del comune di Genova. — Atti Corrado Mazuro notaio imperiale, cancelliere del doge e del comune suddetto. 55. — 1358, ind. XI, Settembre 15. — c. 17 t.° — Andruino legato apostolico e Almerico Catti tesoriere generale papale in Italia, danno facoltà a Moltobono del fu Negusano de Diatois giurisperito di Faenza di esigere in lor nome dal comune di Venezia tutto ciò che questo doveva al patriarca di Aquileia pei diritti dell’ Istria e su Pola, Valle, Dignano, e per altre cause (v. n. 73). Prometta: indennità d’ogni futura querela dopo fatto il pagamento ; 1’ appoggio del papa per la restituzione a Venezia dei corpi de’SS. Ermagora e Fortunato e del luogo di Casamatta ; e risarcimento per parte del futuro patriarca d’ ogni danno ed ingiuria fatti in passato ai veneziani. Fatto nel palazzo vescovile di Faenza. — Testimoni: Egidio di Oulches diocesi di Soisson e Giovanni del fu Giunta da Radicofani. — Testimoni : Bartolameo del fu Andrea di Casale notaio da Faenza. 56. — 1358, ind. XII, Settembre 20. — c. 12 t.° — Privilegio di cittadinanza rilasciato a Lorenzo del fu Rolandino de’ Maffei di Verona, giusta il decreto 11 agosto che, dopo la pestilenza passata, accordava cittadinanza de intus e riconosceva dimora di 15 anni a coloro che fosser venuti ad abitare colla famiglia in Venezia. — Con bolla d' argento. Segue nota che simili privilegi furono rilasciati ad Antonio e Filippo fratelli di Lorenzo suddetto. 57. — 1358, ind. XII, Settembre 20. — c. 13. — Privilegio simile al n. 50 concesso a Paolo figlio di Bonmassario dal Bove di Verona, domiciliatosi in Venezia il 27 Agosto. Seguono quattro annotazioni : che furono rilasciati simili privilegi a Leone e Iacopo fratelli di Paolo suddetto, ed a Bartolameo Nicoli e a Matteo di Simone ambi di Firenze. 58. — 1358, ind. XII, Settembre 20. — c. 13 t.° — Privilegio di cittadinanza per dimora di 25 anni, concesso a Renoldo Forza del fu Andrea di Messina. 59. — (1358), Settembre 21. — c. 10 t.° — Marco Giustiniano console veneto nel regno di Napoli alla Signoria. Baccomanda ed accompagna Nicola Meosso di Barletta, al quale spettava, per testimonianza di Giannino Civrano già vice console in Traili e d’ altri, una taglia per aver consegnato a Lorenzo da Fano viceconsole in Barletta Lorenzo da Malta, uno degli uccisori Michele Salomone massacrato dai propri marinai, Data a 'frani. 60. — 1358, Settembre 24. — c. 80 (81). — Privilegio (versione Jn dialetto)