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COMMEMORIALI, LIBRO Ili.
     470.	— 1339, ind. Vili, Gennaio 17 (m. v.). — e. 151 (157). — Annotazione come al n. 463 per Albizo misseta (sensale) mereiaio del fu Neri da Firenze.
    471.	— (1340), Gennaio 22. — c. 151 (157). — Annotazione come al n. 463 per pace di Bonamico a caligis o sensale, figlio del fu Bonaiuto da Firenze.
    472.	— (1340), Gennaio 24. — c. 151 (157). — Annotazione come al n. 463 per Francesco del fa Bianco del Gonnella da Firenze tintore.
     473.	— 1339, Gennaio 27 (m. v.). — c. 152 (158) t.° — Privilegio di cittadinanza interna per dimora di 15 anni concesso a Nicoloso e Francesco figli del fu Gardo Bartolameo da Lucca. — Con bolla d’ oro.
     Dato nel palazzo ducale di Venezia.
     474.	— 1339, ind. Vili, Gennaio 27 (m. v.). — e. 173 (179) t.° — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna concesso per benemerenze a Berofino de’ Giraldi da Cremona canonico d’ Aquileia. — Con bolla di piombo.
     Dato nel palazzo ducale di Venezia.
    475.	— (1340), Gennaio 28. — c. 164 (170) t.° — Cinque annotazioni simili alla riferita al n. 62 per Giovanni Dolzeto dalla seta da Pistoia, Nerio di Nicoluccio dalle mitre (ab infulis) da Pesaro, Vannuccio Fetini, Iacopo dalle candele del fu Nuzio, e Manetto oste al minuto del fu Bindo Belli, tutti e tre da Firenze.
     476.	— 1339, ind. Vili, Gennaio 29 (m. v.). — c. 153 (158) t.° — Privilegio di cittadinanza veneta, valevole soltanto per la Romania, concesso a Iacopaccio e Mosco figli del fu Michele Mosco di Negroponte.
     Dato nel palazzo ducale di Venezia.
    477.	— 1340, Gennaio 29. — c. 161 (170) t.° — Annotazione come al n. 62 per Diedo maestro di abbaco, del fu Diedo da Lucca.
    478.	— 1340, Febbraio 19. — c. 163 (169). — Simone Boccanegra doge di Genova, a richiesta del doge di Venezia, ordina al podestà di Pera ed al console in Gaffa di far arrestare e consegnare ai delegati veneziani certo Iacopello de Cale che, spacciandosi negoziante, aveva involato in Venezia per lire 500 di grossi. E ciò affinchè Alberto fratello del reo possa ricuperare i beni sequestratigli dai veneziani.
     Data a Genova. — Controfirmata dal cancelliere Corrado de Credenza.
     479.	— 1339, Febbraio 21 (m. v.). — c. 162 (168). — Nicolò di Marsilio inviato veneto chiede al marchese d’Este che, uniformandosi ai trattati vigenti, provveda a togliere le cause delle querele seguenti. Una palata fatta costruire da esso signore impedisce 1’ accesso al porto al quale i chioggiotti avevano diritto di appro-