DOGE: ANDREA DANDOLO.
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lieto in quella città e dai costui consiglieri Paolo Veniero e Michele Pisani, rappresentanti il comune di Venezia, 30000 ducati d’oro a titolo di prestito. Questa somma doveva entro il Dicembre servire a rimborso di mutuo fatto a quel sovrano dai veneziani Filippo Contarini, Marco di Pietro Foscarini, Marco di Gerardo Viaro, Giovanni Grimani, Costa Michele di Costantinopoli, Angelo Tomba e Nicola di Gan-dolfo, ambi di Negroponte, Michele di Marino Morosini e Nicolò di Tomaso Buono. L’imperatore promette di restituire il predetto importo, col relativo interesse, in rate annue di 10000 ducati, colle rendite del conierclum dell’impero. A guarentigia, consegna frattanto al bailo diverse gioie, che si descrivono, da restituirsi a pagamento completo, con facoltà al comune di Venezia di venderle se la restituzione totale o parziale non venisse fatta a tempo, per rimborsarsi degl’importi deficienti.
    Fatto nel palazzo di Blachema in Costantinopoli. — Testimoni : Giovanni Pa-leologo megaloteta, Emamiele Chinamo megagnomiasta, Nicola Arco chicstora, Teodoro Milodini procatumeno di palazzo, Iacopo Balisterio megadierminieste, Ni-ceforo Vilimidi domestico, ufficiali imperiali, Leonardo Giuliano interprete del bailo ven., Nicolò Baffo pesatore veneto, Antonio di Costa Michele. — Atti Pietro de Rena prete e cancelliere del bailo. — Munito di bolla d’oro e ,sottoscritto di mano dell’ imperatore, in rosso (v. n. 95 e 445).
    57.	— 1343, ind. XI, Agosto 27. — c. 22 (19). — Marsilio Bibi da Padova confessa di avere ricevuto 1. 84 di picc., depositate presso i camerlenghi del comune di Venezia in occasione di lite vertente fra esso e Tomaso de’Proti di Vicenza davanti ai provveditori eletti a giudicare le liti ira i sudditi di Mastino della Scala signore di Verona e di Ubertino da Carrara signore di Padova.
    Fatto in Venezia. — Testimoni: Francesco de’Brugnoli, Ungarello Ungarelli, Filippo da Monselice not. e Giovanni Vacondio not. due., tutti veneziani. — Atti Vitale de’ Foschi not. di palazzo di Venezia.
     58.	— 1343, ind. XI, Settembre 15. — c. 24 (21) t.° — Lucio di Rodolfo, Sva-vis de Givenchen ed Osvaldo di Ugo Zerini, tedeschi, connestabili di due bandiere di 25 cavalli l’una, arruolati da Andreasio Morosini capitano in Schiavonia e da Giustiniano Giustiniani e Marco Celsi savi per le cose di quella provincia, essendo licenziati per non aver adempiuto alle condizioni pattuite, dichiarano di aver ricevuto dagli ultimi 400 ducati d’oro a titolo di grazioso compenso, e rinunziano ad ulteriori pretese.
     Fatta in Venezia nell’osteria presso la piazza. — Testimoni: Nicolò d’Avanzo scrivano all’ufficio dell’armamento, Iacopo Schinella, Almerigo da Pirano, Viviano da Padova, Mono da Ravenna. — Atti Marco Zane di Bernardo (v. n. 59).
      V	Monum. ffung. hist. Acta est., II, 25.
    59.	— 1343, Settembre 15. — c. 25 (22). — Annotazione di quitanza simile alla precedente, fatta da Enrico Zuraro connestabile di cavalleria. — Fatta in piazza S. Marco presso la camera dell’armamento. — Testimoni come al n. 58, più Giovanni Novello scrivano all’armamento e Bartolameo della Fratta di Conegliano.