DOGE: GIOVANNI SOfcANZO. 21 mallevadore al doge ed ai consiglieri, presenti Giovanni della Fontana e Nicolò Ca-ravello ufficiali al frumento, del danaro ricevuto e che riceverà per conto publico per comperar grani in Puglia ; come pure delle perdite d’ essi grani, salvi i casi di forza maggiore. 123. — s. d., (1327?). — c. 22 (29) t.° — Filippo imperatore di Costantinopoli e principe di Taranto scrive al capitano di Corfù revocando 1’ ordine datogli di sequestrare le cose dei veneziani ivi residenti per compensarsi dei danni patiti nel-l’incendio d' una nave d’ esso principe comandata da Giovanni da Brindisi, ed ingiungendogli di restituire le cose già confiscate. Data a Napoli. 124. — s. d., (1327). — c. 24 (30). — Il protosevasto, protovestiario e primo camerlengo dell’ imperatore di Costantinopoli, rispondendo al doge, scrive che farà il possibile per favorire Dardi (Leonardo) Contarmi ; non saper tuttavia che siensi esercitate concussioni contro alcun veneziano ; non aver potuto far ragione al Contarmi, essendo stato e mettere in ordine le cose d’ Avalona ; reduce ora, vi darà opera. 125. — s. d., (1327). — c. 40 (3.6). — Annotazione di risposta data da Ostasio da Polenta signore di Ravenna e Cervia a Rainieri Premarino inviato veneto, per la rinnovazione dei trattati relativi all’ esportazione del sale da Cervia a Venezia : chiede miglioramento di condizioni, a motivo dei bisogni del proprio erario per la difesa di quelle sue città. 1328, Gennaio 25 e 26. — V. 1326, Novembre 25. 126. — 1328, ind. XI, Gennaio 29. — c. 30 (36). — Roberto re di Napoli fa sapere a tutti i suoi ufficiali d’ avere revocato, ad istanza del doge, le patenti di rappresaglia contro i veneziani da lui concesse a Guglielmo Pignarelli di Pigliano e soci danneggiati da Andrea Duodo ; ed ordina che i veneziani stessi possano liberamente viaggiare e trafficare nei suoi stati (v. n. 121). Data come 1’ allegato al n. 119 (v. n. 127). La presente fu spedita a Venezia da Pietro Zeno console veneto in Puglia. 127. — 1328, ind. XI, Gennaio 30. — c. 30 (36). — Roberto re di Napoli al doge ed al comune di Venezia : comunica il decreto precedente, e prega che al Pignarelli e compagni siano compensate le perdite. Data come 1’ allegato al n. 119 (v. n. 1.34 e 156). 128. — 1328, ind. XI, Marzo 8. — c. 31 (37). — Convenzione conclusa fra il doge e Samaritana vedova di Tolberto da Camino conte di Ceneda, qual madre e tutrice di Biachino successore del conte suddetto. Avendo Venezia, in seguito alle gravi esazioni a cui furono sottoposti i suoi sudditi da quei di Ceneda, fatto chiù-