80 COMMEMORIALI, UBRO III. nanza interna ed esterna concesso per benemerenze al nobile cavaliere Gerardo dei Brasati da Brescia e ad un suo figlio. — Con bolla d’ oro. Dato nel palazzo ducale di Venezia. 492. — 1340, ind. Vili, Maggio 23. — c. 109 (175). — Verbale di petizione e protesta fatta da Giovanni Loredano inviato veneto ai rettori del comune di Ancona. Chiese già altra volta la consegna di cose frodate in Venezia e portate in Ancona da Schiavo Sarcina, ed eragli stata promessa qualora fosse provata la proprietà delle cose stesse. Produsse documenti atti ad appagare ogni scrupolosa esigenza e non ottenne soddisfazione. Chiede di nuovo le mentovate cose, e protesta pei danni che ridondano ai veneziani dalla negativa. Uno dei giudici risponde che si presentino i danneggiati, facciano valere i loro titoli ed otterranno ragione. Il Loredano replica protestando di nuovo : non essere inviato per litigare ma per ricevere le cose richieste. Fatto nel palazzo del capitano di Ancona. — Testimoni: Pietro di Casemboio, Antonio di Anzello, Benvenuto di Benincasa, Pagnono di Sacolla, Franzono di Matteo e Francesco di Matteo Brinze. — Atti Iacobello Veniero notaio imperiale e scrivano ducale (v. n. 523). 493. — 1340, Maggio 23. — c. 172 (178) t.° — Annotazione come al n. 08 per Iacobello detto Puccinello dalla seta da Lucca. 494. — 1340, G iugno 1. — c. 174 (178) t.° — Annotazione come al n. 63 per Dino del fu Parentuccio Parata da Lucca. 495- — s. d., (1340, Giugno 8 [*]). — c. 171 (177) t.° — Esposizione fatta al doge da ambasciatori del re di Servia. Chiedono privilegio di cittadinanza (v. n. f91) per quel sovrano, bramando egli di avere un sicuro rifugio in caso che i signori dei paesi circostanti al suo regno, da lui spogliati, avessero a vincerlo in guerra. Offrono soccorso di 500 cavalli, a spese del re, contro i ribelli di Venezia, od anche per fazioni in Lombardia. Dimandano in cambio aiuti quando il loro signore ne abbisognasse. Promettono sicuro transito per gli stati regi ai mercanti veneziani che vanno a Costantinopoli, e risarcimento degli eventuali danni. Invitano Venezia a spedhe al re plenipotenziari per istipulare un trattato su queste basi. Domandano due corpi di galea per trasportare in Cipro nobili serbiani che devono recarsi a Gerusalemme a sciogliere un voto del re per ricuperata salute. V, Liubió, op. cit., II, '75, e Mon. Hung. hist., voi. cit., 394. [*] Sotto questa data fu decretata dal Senato la risposta ; Misti, XIX, c. 17. 496. — (1340), Giugno 10. — c. 171 (177) t.° — Ostasio da Polenta signore di Ravenna al doge e al comune di Venezia. Fece consegnare agli ufficiali veneti al frumento 13333 staia di quel grano e ricevette da Nicolò di Marsilio per conto del comune suddetto ducati 3673, soldi 24 di Bologna per saldo del pagamento, avendo già avuto in Marzo un acconto di 5200 ducati. Data a Ravenna.